Tempo di lettura: 2min

Oro, i prezzi saliranno in linea con la debolezza del dollaro

1/24/2020 | Redazione Advisor

Kinsella (UBP): “Il principale ostacolo al continuo apprezzamento del metallo giallo è il posizionamento degli investitori”


“La nostra view sui prezzi dell'oro riflette le nostre aspettative sui tassi d'interesse reali statunitensi. Nelle nostre previsioni non includiamo anche un fattore geopolitico perché gli eventi (e le reazioni) sono impossibili da prevedere”. Peter Kinsella, global head of forex strategy di Union Bancaire Privée (UBP), spiega che “i prezzi dell'oro incorporano già un premium di incertezza, il che significa che tentare di incorporare qualsiasi elemento di incertezza è uno sforzo inutile. Prevediamo che la Fed potrebbe ridurre i tassi di almeno 25 punti base nel 2020, portando il tasso di riferimento all'1,5%. Se l’inflazione headline CPI arriverà a circa il 2%, i tassi di interesse reali USA (Fed Funds rate -CPI) si attesteranno a -0,5%”.

“L’outlook sui tassi di interesse reali statunitensi – sottolinea l’analista - presenta una serie di rischi. Se l'inflazione americana si ridurrà materialmente, ciò porterà a maggiori aspettative per dei tagli dei tassi da parte del FOMC. I mercati hanno prezzato un taglio dei tassi nel 2020, il che significa che se la Federal Reserve dovesse decidere di ridurre i tassi più di una volta, ciò porterà a una maggiore debolezza del dollaro rispetto a quanto attualmente previsto”.

“Tuttavia – argumenta -man mano che i tassi si avvicinano al livello più basso, i mercati inizieranno a prezzare misure di allentamento non convenzionali. Di conseguenza, i prezzi dell'oro presentano un tail risk al rialzo verso la metà e la fine del 2020. L'offerta fisica e la domanda restano un fattore chiave per il prezzo dell'oro. Le Banche Centrali di tutto il mondo continueranno ad aumentare le loro riserve auree. Notiamo come la percentuale di oro detenuta rispetto alle riserve totali sia ai minimi pluriennali. La confluenza dei rischi geopolitici e l'aumento dell'attivismo monetario delle grandi banche centrali implica che le Banche Centrali più piccole continueranno ad aumentare le loro riserve auree. Cina e Russia hanno aumentato materialmente le rispettive riserve auree negli ultimi anni e prevediamo che questa tendenza continuerà”.

“Il principale ostacolo al continuo apprezzamento dell'oro – conclude Kinsella - è il posizionamento degli investitori. I dati di CFTC e Comex indicano che gli investitori mantengono una posizione lunga molto ampia sull'oro. Gli ETF mostrano un quadro simile. Di conseguenza, non prevediamo rialzi eccessivi nel breve termine, perché ci sono meno compratori marginali che spingono i prezzi dell'oro verso l'alto. Prevediamo invece che i prezzi del metallo giallo saliranno in linea con la debolezza del dollaro nel corso del 2020”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?