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UBP lancia una strategia sui mercati di frontiera

4/2/2020 | Lorenza Roma

Il nuovo fondo gestito da Thomas Christiansen, va ad ampliare l'offerta nel debito sovrano dei mercati emergenti


Union Bancaire Privée (UBP) amplia la sua offerta nel debito sovrano dei mercati emergenti con il lancio di una nuova strategia sui mercati di frontieraUBAM – Emerging Markets Frontier Bond. Il fondo intende sfruttare l’interessante potenziale di performance offerto dagli investimenti sui mercati di frontiera, dovuto sia ai premi di rischio che sopravvalutano le probabilità di default e sottovalutano i valori di recupero, sia alle diverse opportunità offerte dalla recente ondata di vendite.

 

Con la nuova strategia il team di UBP specializzato nel reddito fisso dei mercati emergenti e Thomas Christiansen, gestore principale, puntano a rendimenti di poco superiori al 10 per cento con un approccio di tipo bottom-up, facendo leva sulla profonda conoscenza dei fondamentali e sull’analisi di ogni paese e titolo e utilizzando uno specifico quadro di riferimento concepito per individuare le obbligazioni a rischio di distress e i potenziali default.

 

Nicolas Faller, Co-CEO asset management e head institutional sales di UBP, ha dichiarato: "Il lancio di questa nuova strategia ci consente di ampliare la nostra offerta nel reddito fisso dei mercati emergenti e di rispondere alla crescente domanda di soluzioni innovative che aiutino i clienti a generare rendimento e a diversificare i portafogli. In realtà, dalle nostre analisi emerge che il debito dei mercati di frontiera è un efficace elemento di diversificazione nei portafogli globali bilanciati. Questo nuovo fondo è particolarmente interessante per gli investitori che intendono ampliare la loro asset allocation." Thomas Christiansen, deputy head del team emerging market fixed income di UBP e gestore principale di UBAM – Emerging Markets Frontier Bond, ha aggiunto: "Anche se, con l’effetto combinato di una frenata dell’economia globale indotta dalla diffusione del coronavirus e delle inasprite tensioni sui mercati petroliferi, le obbligazioni dei mercati di frontiera hanno registrato e continueranno a registrare una spiccata volatilità, ci attendiamo che il trend a lungo termine prosegua. Inoltre, la recente ondata di vendite offre agli investitori l’opportunità di accedere a questi mercati con rendimenti molto superiori a quelli visti negli ultimi anni."

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