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L'attività commerciale tornerà ai livelli pre Covid-19

6/19/2020 | Lorenza Roma

L’edizione di giugno della Fidelity Pulse Survey evidenzia il crescente ottimismo sul percorso dell'epidemia


L'attività commerciale nella maggior parte dei settori e delle regioni dovrebbe tornare a un livello stabile in meno di un anno, e da lì crescere oltre i livelli pre Coronavirus entro la fine del 2021. E' quanto emerge nell’edizione di giugno della Fidelity Pulse Survey, l’indagine condotta tra gli analisti di Fidelity International. Secondo la media globale delle risposte, si stima che le disruption aziendali cesseranno entro i prossimi 10 mesi.

 

Fiona O’Neill, director, global research di Fidelity International ha commentato: “A fronte di dati economici difficili, cominciano a emergere alcuni elementi positivi. La Cina sta guidando la ripresa, con i nostri analisti che si aspettano un'attesa di poco meno di 6 mesi per raggiungere la stabilità, segno che lo slancio economico del Paese sta prendendo piede. Il quadro generale di ottimismo è confermato da un notevole incremento della percentuale di analisti di Fidelity che vedono nei loro settori i principali indicatori positivi. Il settore energetico ha visto il miglioramento più significativo in termini di prospettive, trainato dalla stabilizzazione del prezzo del petrolio, con il 73% degli analisti che copre questo settore che ha segnalato che i principali indicatori sono positivi, in crescita rispetto ad appena l'8% di due mesi fa".

 

Quando la crisi Covid-19 passerà e l'attività commerciale si stabilizzerà, i livelli saranno inferiori a quelli del 2019. La media delle risposte degli analisti di Fidelity segnala che l'attività a livello globale sarà inferiore del 2,9% rispetto ai livelli pre-Covid, mentre l'attività in Cina dovrebbe essere inferiore del 2% e quella in Europa del 4,4%. “La strada della ripresa non sarà spianata - prosegue Fiona O’Neill -, con settori e regioni che si riprendono a velocità diverse. Tuttavia, entro la fine del 2021, tutti i settori dovrebbero tornare a livelli pari o superiori a quelli pre Covid, con un’attesa della crescita dei settori dell'IT e della sanità di oltre il 10% in più, il doppio rispetto alla media globale pari a circa il 5%".

 

Nonostante l’attenzione urgente che l'epidemia di Covid-19 ha posto sulla sopravvivenza aziendale e sulla solidità finanziaria, gli analisti di Fidelity hanno riferito che i fattori ambientali, sociali e di governance stanno avendo la precedenza sulla massimizzazione del profitto. Solo il 15% degli analisti ha affermato che le loro aziende non sarebbero disposte a sacrificare alcun guadagno per perseguire un'agenda più sostenibile. Fiona O’Neill ha aggiunto: “Il cambiamento più significativo, come riportato il mese scorso, è stata la maggiore attenzione alle questioni sociali. Un buon esempio delle conseguenze sociali di Covid-19 sul business è un cambiamento nel ruolo delle banche, con i finanziatori che svolgono una funzione di utilità nella distribuzione di pacchetti di stimolo governativi e nell'aiutare i mutuatari nel periodo di difficoltà finanziaria”, conclude il director.

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