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Il miglior antidoto contro l’inflazione? Le materie prime. Il sondaggio di Advisor

5/12/2022 | Daniele Riosa

Nei portafogli dei vostri clienti consigliereste l’inserimento di criptovalute? Hanno risposto affermativamente il 45,5% del campione, il 54,5 per cento ha detto di no


Qual è il miglior antidoto contro l’inflazione? Per consulenti-lettori di AdvisorOnline, a cui abbiamo sottoposto il sondaggio "Investitori, oro e criptovalute: tra miti e realtà", presentato al Salone del Risparmio nel corso della conferenza ‘Oro e Criptovalute: quale vaccino contro l’inflazione?’ a cui hanno partecipato Andrea Boggio, head of continental Europe e head of di Italy Jupiter AM, Ned Naylor-Leyland, gestore del Jupiter Gold & Silver Fund, Stefano Bargiacchi, trader professionista e formatore, le materie prime in generale ottengono la maggioranza relativa con il 31,8%, al secondo posto ecco le azioni con il 26,5%, terzo l’oro con il 24,2%, al quarto posto troviamo le criptovalute con il 14,4%.

Dal sondaggio emerge che il 26,5% aumenterebbe la quota di azioni in portafoglio, il 24,2% in criptovalute, il 23,5% in materie prime e il 19,7 per cento in oro. Nei portafogli dei vostri clienti consigliereste l’inserimento di criptovalute? Hanno risposto affermativamente il 45,5% del campione, il 54,5 per cento ha risposto negativamente.

Alla domanda quali strumenti usate per investire in criptovalute, il 41,7 per cento sceglie gli ETP, il 36,1 i Bitcoin, il 16,7% i fondi comuni, Ethereum il 15,3%. Alla domanda quale quota di portafoglio viene dedicata alle criptovalute, il 54,5 per cento dei consulenti ha risposto meno del 5%, il 25 per cento tra il 5 e il 10%, l’11 per cento tra il 10 e il 20%, il 9,7 per cento oltre il 20%.

Alla domanda sul perché fanno investire in criptovalute, il 51,4% ha dichiarato che garantiscono una maggiore diversificazione, il 30,6% perché ritiene siano l’asset class del momento, per il 15,3 per cento garantiscono invece un alto rendimento. Il 2,8% pensa che proteggano dalla volatilità dei mercati.

Alla domanda perché non consigliate criptovalute ai vostri clienti, il 26,7 per cento non le considera un’asset class su cui investire, per il 31,7% sono troppo volatili, per il 15% c’è il rischio di una bolla, mentre il 16,7 per cento non conosce bene le loro caratteristiche.

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