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Martini: “Il futuro si chiama Corporate Fintech Consultant”

7/7/2022 | Daniele Riosa

Intanto il gruppo Azimut ha registrato nel mese di giugno una raccolta netta positiva per 872 milioni, contro i 681 milioni di maggio, raggiungendo così 3,5 miliardi da inizio anno


“Ieri WM meeting in Borsa Italiana. 300 colleghi uniti per parlare di futuro. Giornata dedicata all’innovazione e alle idee disruptive capaci di rivoluzionare i modelli di business. Per chi lo vorrà, l’evoluzione della professione passerà attraverso la capacità di supportare 5 milioni di PMI italiane utilizzando le piattaforme tecnologiche, i servizi corporate e i prodotti di economia reale. Il Corporate Fintech Consultant è un professionista, meglio inserito in un team, che sviluppa questo nuovo mondo di opportunità”. Lo scrive sul suo profilo LinkedIn Paolo Martini, amministratore delegato e direttore generale di Azimut Holding, a conclusione della convention della società.

Proprio in relazione al Corporate Fintech Consultant, Paolo Martini, lo scorso febbraio, aveva spiegato sul sito nicolaporro.it, le caratteristiche di questa evoluta figura professionale

“Il nuovo Corporate Fintech Consultant – si legge - è un consulente, meglio se lavora in un team, non smetterò mai abbastanza di consigliare questa modalità di lavoro, che ha acquisto una sensibilità verso il mondo corporate attraverso programmi formativi/informativi mirati con focus sulle PMI con strutture dì supporto e specialisti alle spalle che ha a disposizione piattaforme fintech per supportare la clientela lato capital market, fintech lending (settore che sta esplodendo con quasi 4 mld erogati nel 2021 quando le stime più ardite di qualche anno fa davano un massimo di 1,3 mld di euro) anticipo fatture, equity crowdfunding, soluzioni dì intelligenza artificiale, supporti nei pagamenti internazionali, attività dì cfo digitale con aggregazione conti correnti e potrei andare avanti. Un mondo di soluzioni completamente digitali al servizio dell’azienda e del Consulente Finanziario che saprà valorizzarle e usarle come leva di servizio e di marketing”.

“Il connubio di fintech e fattore umano qualificato - prosegue Martini sempre su nicolaporro.it - è dirompente: eleva la professione del consulente finanziario aiuta le aziende a crescere in modo nuovo e moderno senza essere schiavi del mondo bancario offre rendimenti interessanti ai clienti che, attraverso i fondi democratici di economia reale, decidono di avvicinarsi a questo nuovo mondo aiuta il sistema Paese a crescere creando nuovi posti di lavoro Un disegno win win per tutti. Ad ogni singolo CF la voglia di cimentarsi verso questo nuovo mondo. Serve aver voglia di imparare cose nuove ma le opportunità sono, a mio avviso, enormi nei prossimi anni (e non solo)”.

Intanto il gruppo Azimut ha registrato nel mese di giugno 2022 una raccolta netta positiva per 872 milioni di euro (681 milioni a maggio), raggiungendo così 3,5 miliardi da inizio anno. Nel primo semestre del 2022, il 77% della raccolta in fondi è stato generato da prodotti dei mercati privati. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine giugno a 81,2 miliardi, di cui 52,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.

Gabriele Blei, ceo del gruppo, spiega che “la forte raccolta netta di giugno conferma ancora una volta il modello di business solido e diversificato del Gruppo in Italia e all'estero e rafforza il trend positivo registrato dall'inizio dell'anno con una raccolta netta totale di 3.5 miliardi di euro. In particolare nel segmento dei mercati privati sono stati realizzati nel mese diversi closing di fondi di private credit, venture capital e real asset, che hanno generato una raccolta di quasi 400 milioni di euro. Questi risultati riflettono l’attento lavoro dei nostri consulenti finanziari negli ultimi mesi e la crescente fiducia dei clienti nella nostra offerta di prodotti innovativi e in quella dei nostri partner negli Stati Uniti. Inoltre, abbiamo appena lanciato una serie di nuovi prodotti che supporteranno l'attività commerciale della rete, tra cui l'ELTIF Infrastructure & Real Assets ESG, che ora consente anche alla nostra più ampia base di clienti di investire in progetti infrastrutturali che possono generare un impatto sociale o ambientale misurabile e positivo, e il fondo Azimut Private Escalator 1, un prodotto particolarmente innovativo che aumenta gradualmente l'esposizione agli investimenti nei mercati privati”.

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