“Nell’ultimo mese abbiamo organizzato numerose serate clienti, a tutte ho partecipato in qualità di relatore. Sono state un’occasione per incontrare e rassicurare circa 3.000 persone. Molti sono i dubbi che emergono in questi eventi. Sono contento che si creino occasioni di confronto, aiutano a metabolizzare e superare il momento”. Antonio Cibin, regional manager del Triveneto Est di Banca Mediolanum, con un’intervista ad AdvisorOnline, spiega che “il periodo è complicato, è naturale che le persone abbiano paura”.

Per questo “bisogna sedersi al loro fianco, accettare il loro stato d’animo e aiutarle a interpretare il contesto attuale per orientare le loro scelte verso comportamenti virtuosi. Occorre lavorare sull’aspetto emotivo per alzare lo sguardo dalla cronaca attuale e volgerlo verso un futuro che, in prospettiva, cresce sempre, grazie a un motore che si chiama progresso. Ovvio che per poter dare una visione prospettica sul futuro bisogna potersi alimentare di dati e approfondimenti. La Banca ci fornisce tutti gli strumenti per essere fattivi accanto alle persone e le serate clienti sono una leva molto utile al Family Banker per conoscere le famiglie in un contesto diverso, non sempre e non necessariamente lavorativo e per rafforzare il legame con loro”.

“Di questa tipologia di eventi - precisa Cibin - ne organizziamo in media 72 all’anno. Durante i mesi del lockdown le serate sono esplose a 150 per via della contingenza del momento che richiedeva un’intensificazione di contatto e assistenza alle persone. E tutta questa vicinanza alle persone ha portato i suoi frutti, sia in termini di relazione che di business. Al 30 settembre 2022 i 373 Family Banker che coordino hanno realizzato una raccolta netta totale pari a 475 milioni di euro, di cui 348 milioni in raccolta netta gestita. Sempre al 30 settembre lo stock crediti ha raggiunto i 177 milioni e la raccolta dei premi protezione si è assestata a 11 milioni. Un plauso particolare anche ai 46 nuovi professionisti arrivati dal 2019 ad oggi, che si sono già contraddistinti per l’acquisizione di importanti clienti e che hanno contribuito a raggiungere gli 8 miliardi di euro di patrimonio totale gestito dalla regione di mia pertinenza. Sono risultati importanti che mi rendono orgoglioso di lavorare in una banca tra le più solide in Europa, con parametri patrimoniali che l’hanno portata sotto l’egida della vigilanza BCE, che ha garantito continuità di servizio su tutte le linee di business anche quando eravamo tutti chiusi in casa”.

E sulle nuove sedi sottolinea che “abbiamo continuato ad aprirne anche nei mesi più duri, ricordo l’ufficio di Udine inaugurato nel 2020. Per il 2023 contiamo di chiudere le trattative per un ufficio da 550 metri quadri a Trieste, ovvero il piano terra e primo piano dello storico Palazzo della Borsa. Si tratta di un presidio prestigioso e importante, in una piazza servita da player storici, segno che ci stiamo posizionando in un territorio fertile quale il Friuli-Venezia-Giulia. Il segreto per raggiungere questi successi risiede nella coesione della squadra. L’affiancamento è determinante in questi momenti. Credo che l’esperienza dei senior vada messa a disposizione delle nuove leve. Io stesso passo interi pomeriggi in affiancamento ad ogni Family Banker, senza guardare al livello dei collaboratori, li voglio vedere tutti. E chiedo lo stesso comportamento ai miei diretti con i loro diretti. Nessuno si deve sentire solo, disponiamo di una struttura organizzativa che permette alle persone di poter dedicare tanto tempo attivo alla relazione e alla consulenza”.

“La squadra - continua il regional manager - si compone di una cinquantina di assistenti, che si occupano dello smaltimento delle attività burocratiche e di backoffice. Abbiamo una squadra di Family Protection Specialist per tutte le tematiche di tutela assicurativa, mentre per le richieste di finanziamenti disponiamo di un team di Credit Specialist. Di tutti gli asset non finanziari che riguardano i grandi patrimoni possiamo richiedere supporto alla Direzione Wealth Management, mentre per esplorare le alternative degli strumenti di finanza straordinaria ci possiamo rivolgere alla Direzione Investment Banking. A questa rosa di specialisti si aggiungono i corsi obbligatori, ma anche facoltativi, messi a disposizione da Mediolanum Corporate University. Un vero e proprio catalogo di percorsi formativi tra cui scegliere e calendarizzare a seconda della propria disponibilità. Una proposizione di consulenza veramente strutturata e completa, molto apprezzata anche dagli under 30 che, in Banca Mediolanum, possono avvicinarsi alla professione attraverso il progetto Next”.

Si tratta di “un percorso triennale che prevede sei mesi di Executive Master in Mediolanum Corporate University, il superamento dell’esame OCF e il successivo affiancamento a un senior che gestisce portafogli da private banker o da wealth advisor. Di Banker Consultant, questo il ruolo specifico degli junior, ne abbiamo al momento 21, ma tante sono le richieste che ci arrivano sia dai giovani, che dai senior, che in questo percorso trovano valore perché possono contemporaneamente insegnare una professione sempre più apprezzata sul mercato e, delegando con supervisione le operazioni più semplici, possono avere più tempo da dedicare all’acquisizione di nuovi clienti”.

 “Quest’anno - conclude Cibin - stiamo mettendo le fondamenta per un futuro brillante da condividere con i nostri collaboratori e clienti, felici di accogliere alti profili del mondo bancario, assicurativo, ma provenienti anche da altri settori professionali, che in Banca Mediolanum possono trovare un partner solido e stabile per valorizzare l’esperienza acquisita e sviluppare i propri progetti professionali”.