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Manovra e fondi comuni, sconto fiscale o extra-perdita?

12/19/2022

Tanti i nodi ancora da sciogliere nella Legge di Bilancio ma, per chi si occupa di consulenza patrimoniale, c’è un articolo che, se rimarrà invariato, aprirà ampie discussioni con i clienti.


La legge di Bilancio del Governo Meloni ha i giorni contati. Se l’iter previsto sarà rispettato entro il 20 dicembre la prima manovra del nuovo Governo approderà in aula con le eventuali modifiche che in queste ore si stanno discutendo in Commissione.

 

Tanti i nodi ancora da sciogliere ma, per chi si occupa principalmente di consulenza patrimoniale, c’è un articolo che, se rimarrà invariato, aprirà ampie discussioni con i clienti. Stiamo parlando dell’articolo 27 del Titolo III della Legge di Bilancio: “Affrancamento quote di OICR e polizze assicurative”.

 

Nel documento redatto dal Governo si legge: “L'articolo 27 prevede la facoltà di considerare realizzati i redditi derivanti dalla cessione o dal rimborso di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) assoggettando ad imposta sostitutiva con aliquota del 14 per cento la differenza tra il valore delle quote o azioni rilevato dai prospetti periodici alla data del 31 dicembre 2022 e il costo o valore di acquisto o di sottoscrizione (comma 1)”. Detto diversamente, se confermato questo passaggio, nel 2023 sarebbe possibile versare un'aliquota sostitutiva del 14% in luogo di quella ordinaria al 26% per le plusvalenze non ancora realizzate da parte dei sottoscrittori dei fondi. 

 

In pratica, un investitore può continuare a tenere il fondo in portafoglio e pagare subito una tassa ridotta al 14% sull'ipotetica plusvalenza, calcolata facendo la differenza tra il prezzo di mercato al 31 dicembre 2022 e quello di acquisto. E, in futuro, quando l’investitore deciderà di liquidare definitivamente il fondo in questione non dovrà più nulla allo Stato.

 

Se tutto rimarrà invariato tale opzione dovrà essere esercitata da parte dell’investitore entro giugno del prossimo anno e l’imposta versata tassativamente entro settembre 2023. Considerando che un meccanismo analogo, ma con alcuni paletti in più, riguarderà anche i sottoscrittori di polizze assicurative vita di ramo I e V, è facile immaginare che il 2023, per molti consulenti finanziari, si aprirà con una domanda da parte dei clienti: mi conviene portare a casa questo sconto fiscale?

 

Domanda che non può ovviamente avere un’unica risposta e che si scontra con l’impossibilità di prevedere l’andamento dei mercati nel breve e lungo periodo. Se il cliente che eserciterà questa opzione disinvestirà in futuro in un momento in cui i suoi fondi hanno raggiunto un valore maggiore rispetto a quello registrato alla fine del 2022, lo sconto fiscale sarà effettivamente tale; ma se quando disinvestirà ci si troverà in un contesto di ribasso di mercato allora avrà versato più tasse del dovuto, con un'extra-perdita. Non c’è evidentemente una risposta univoca ma c’è un nuovo tassello da valutare con attenzione e sul quale, sicuramente, i clienti chiederanno un aiuto nel corso del primo semestre del 2023. Sempre se questo articolo della Manovra del Governo Meloni non subirà variazioni.

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