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ESG, i consulenti si sentono sempre più aiutati dalle reti

11/3/2023 | Redazione Advisor

Da una ricerca realizzata da Anasf e da ET.Group - The ESG knowledge company, che verrà presentata al salone.SRI, emerge che la conoscenza delle tematiche sostenibili da parte dei CF è ormai assodata


C’è meno (pericolosa) euforia, ma il modello ESG continua a guadagnare consapevolezza e mercato a livello di risparmiatori. E la crescita di conoscenza sembra procedere in modo indipendente dai dettami del regolatore (art. 8, art. 9, profilazione Mifid), i quali sembrano ancora snobbati nel rapporto consulente cliente. Inoltre, con l’introduzione degli obblighi di profilazione sulle preferenze di sostenibilità, le reti si sono dotate di strumenti tecnologici in grado di supportare i consulenti anche nella scelta del prodotto più indicato.

Sono i messaggi chiave che emergono dalla IX edizione della ricerca “SRI: il coinvolgimento consulente-cliente” che mira ad analizzare le scelte di investimento dei clienti dei consulenti finanziari e il rapporto tra questi ultimi e la propria rete di appartenenza rispetto alla dimensione ESG. L’edizione 2023 dell’indagine, realizzata da Anasf (l’Associazione Nazionale dei Consulenti Finanziari) e da ET.Group - The ESG knowledge company, think tank specializzato in sostenibilità e ideatore del salone.SRI, mostra come circa un consulente su tre ha registrato un maggiore interesse della clientela nei confronti dei prodotti SRI rispetto al 2022. Questo dato, tuttavia, è in costante calo negli ultimi tre anni, segno che i prodotti sostenibili stanno uscendo dalla fase della “euforica scoperta” per assestarsi in un mercato di solida crescita.

Allo stesso tempo, per il 45% dei rispondenti (leggermente in calo contro il 50% dello scorso anno), la classificazione di un prodotto in base al regolamento Sfdr (basata sugli ormai noti Articoli 8 e 9) non ha influito sulla scelta Esg del cliente. Inoltre, all’interno di questo campione, la maggior parte dichiara che non sempre il cliente ha compreso i criteri di tale distinzione. Le nuove domande del questionario hanno affrontato l’importante tema della profilazione dei clienti sulle preferenze di sostenibilità. La maggior parte degli intervistati (73%) dichiara che la profilazione è già stata effettuata per tutti i clienti, anche se molti (74%) ne intravedono l’utilità nel medio termine.

L’indagine evidenzia differenze in termini di preferenze di sostenibilità soprattutto per quanto riguarda l’età, la professione e il titolo di studio. Provenienza geografica e reddito percepito non sembrano invece influire. L’indagine – che sarà presentata ufficialmente il 15 novembre al Palazzo delle Stelline di Milano durante il salone.SRI con la tavola rotonda, delle ore 12.15, “Le rivoluzioni Esg, come cambia la consulenza” – indica anche che, rispetto allo scorso anno, i consulenti sono inoltre più supportati dalle reti, infatti il 50% del campione dichiara di avere a disposizione uno strumento per identificare e soddisfare le richieste dei clienti. Questo dato è ulteriormente significativo se si pensa che lo scorso anno questa percentuale era pari al 35 per cento. Tra gli strumenti a disposizione, il ricorso a tool interni acquista terreno, seguito dall’utilizzo di una piattaforma di consulenza e dalla presenza di indicatori Esg.

Venendo al livello di informazione, la conoscenza delle tematiche Esg da parte dei consulenti è ormai assodata: negli ultimi tre anni c’è stata una crescita progressiva della quota di consulenti che ritiene di avere una “buona” conoscenza (48% nel 2021, 58% nel 2022 e 61% nel 2023), così come chi ritiene di avere una conoscenza “ottima” (il 20%). I dati sono accompagnati da una costante diminuzione di chi la ritiene “sufficiente” (16%), mentre solo il 3% dichiara una conoscenza “insufficiente”. In termini di informazione, anche se più della metà dei consulenti la ritiene “migliorabile” (56,3%), aumenta la quota di chi la considera “sufficiente” (34%) e “ottima” (10%).

Luigi Conte, presidente di Anasf ha commentato: "Viene espressa soddisfazione, in misura maggiore rispetto allo scorso anno, sulla formazione in ambito di finanza responsabile e anche in Anasf abbiamo evidenza di quanto si stia investendo su questa tematica, come testimoniano le numerose adesioni al corso Esg Anasf-Sda Bocconi e le certificazioni Efpa Esg Advisor degli ultimi anni. Questo grazie anche all’attività delle società mandanti che, in linea con le nuove disposizioni MiFID di trasparenza ed educazione della clientela, hanno provveduto fin da subito a fornire un percorso formativo oltre che strumenti di selezione e monitoraggio dei prodotti Esg".

Luca Testoni, fondatore del salone.SRI, ha commentato: “I risultati di questa edizione della survey confermano l’aspettativa di un mercato in crescita di consapevolezza, in cui si riducono gli eccessivi (e pericolosi) entusiasmi degli anni precedenti, e ci si misura con gli aspetti più complessi del mondo Esg. Taluni di questi aspetti, probabilmente, non sono ancora sedimentati. Ma anche questi squilibri sono un passaggio fisiologico alla nuova “normalità Esg” di cui il consulente sembra farsi promotore attivo”.

Quelli indicati sono alcuni dei principali risultati dell’osservatorio Anasf erogato dall’11 ottobre al 25 ottobre a un panel di 600 soci che verrà presentato al salone.SRI nella sessione mattutina del 15 novembre 2023. La registrazione è gratuita qui. L’ingresso in sala sarà consentito fino ad esaurimento posti.

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