FinecoBank chiude i primi nove mese con un utile netto di 109 milioni di euro, in crescita del 37,6% rispetto ai 79 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi totali nel periodo ammontano a 331 milioni di euro dai 279,5 milioni di un anno fa (+18,4%). L’utile nel terzo trimestre è di 35,4 milioni (+52,9%) dai 23,2 milioni di un anno fa, mentre i ricavi crescono a 106,7 milioni (+23,7%) dai 86,3 milioni riportati nel terzo trimestre 2013. Il margine d’interesse nei primi 9 mesi si attesta a 172,4 milioni, in crescita del 25,7% rispetto ai primi nove mesi del 2013 grazie sia all’aumento dei volumi sia alla revisione delle politiche di investimento della liquidità. Le commissioni nette sono pari a 142,9 milioni e registrano una crescita del 17,7% rispetto al corrispondente periodo del 2013 dovuta all’incremento delle commissioni relative ai prodotti di risparmio gestito e alle commissioni di negoziazione, aumentate grazie all’incremento del numero degli ordini eseguiti.

Il totale costi operativi si è attestato a 156 milioni rispetto ai 142,6 milioni dei primi nove mesi del 2013, con una riduzione del cost / income ratio al 47,1% (al 45,5% al netto dei costi non ricorrenti per l’IPO pari a 5,3 milioni) rispetto al 51% dei primi nove mesi del 2013. Tra le spese si evidenzia, quale elemento di discontinuità rispetto ai periodi precedenti, il costo derivante dall’adozione di un sistema di remunerazione finalizzato alla incentivazione e alla fidelizzazione del top management e dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) (il cui numero a fine ottobre è salito a 2.542 unità, in aumento del 4,3% rispetto a fine dicembre 2013) pari a 3,3 milioni di euro.

Il totale delle attività finanziarie al 30 settembre 2014 ha raggiunto i 48,2 miliardi, con un incremento del 10,5% rispetto a fine 2013, grazie a una raccolta netta nei primi nove mesi del 2014 di 2,8 miliardi (+48,2% rispetto allo stesso periodo del 2013). Questo risultato, si legge in una nota, è stato raggiunto principalmente grazie ai servizi di consulenza: la raccolta netta nei 10 mesi si attesta a 3,1 miliardi trainata dai fondi comuni e, in particolare, dai prodotti e servizi ad open architecture guidata. Nel mese di ottobre l'istituto fa segnare un +139% rispetto allo stesso mese dello scorso anno a 297 milioni. La raccolta diretta nei primi 9 mesi è pari a 13,4 miliardi, rispetto ai 12,5 miliardi al 31 dicembre 2013, evidenziando un incremento del 6,8%, grazie alla costante crescita di nuovi clienti e dei depositi “transazionali” a conferma dell’elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela. La raccolta amministrata è aumentata a 12 miliardi, corrispondente ad un incremento del 4,7% rispetto a 11,6 miliardi al 31 dicembre 2013.

Nei primi dieci mesi del 2014 sono stati acquisiti circa 86.000 nuovi clienti, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il numero dei clienti di Fineco al 31 ottobre 2014 si attesta a 952.000, in crescita del 7% rispetto a circa 888.000 di fine ottobre 2013. La banca diretta ha registrato un ulteriore rafforzamento dei propri coefficienti patrimoniali: il CET1 ratio, calcolato sulla base della regolamentazione di Basilea 3 (transitional), si colloca a 19,76% al 30 settembre 2014. Alessandro Foti, a.d. e direttore generale  di FinecoBank, dichiara: “Siamo molto soddisfatti di questi risultati che mostrano ancora una volta un trend di forte crescita con un incremento a doppia cifra dei principali indicatori di business. Si tratta di risultati premiati dal nostro modello di business capace di integrare i punti di forza di una banca diretta con una piattaforma operativa all’avanguardia e di semplice accesso, unitamente a un grande network di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) in grado di garantire ai risparmiatori italiani una corretta ed efficiente gestione del patrimonio attraverso servizi di consulenza specializzati”.