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11/10/2014 | Redazione Advisor
L'industria della promozione finanziaria ha archiviato i primi tre trimestri del 2014 con un nuovo record a livello di patrimonio totale gestito: oltre 300 miliardi di euro. Un risultato di cui hanno beneficiato quasi tutte le reti dell'industria che da settembre 2011 a oggi hanno visto aumentare le proprie consistenze patrimoniali ma, soprattutto, hanno visto crescere di oltre il 40% il portafoglio medio dei propri consulenti finanziari (ex-promotori finanziari): secondo i dati diffusi da Assoreti, infatti, si è passati dai 9,8 milioni pro-capite di settembre 2011 ai quasi 15 milioni di oggi.
Un incremento che però non ha cancellato la netta divisione in due del mercato che ancora oggi registra una fortissima concentrazione. Se si considera, infatti, il portafoglio medio delle singole realtà, emerge chiaramente il divario tra le prime cinque e il resto dell'industria.
Dati alla mano si conferma il primato degli uomini di Banca Generali, che a fine settembre 2014 vantavano un portafoglio medio pro-capite superiore ai 21 milioni di euro, contro i 15 milioni del 2011.
Superano i 20 milioni anche i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) di Banca Fideuram che registrano però un incremento rispetto al 2011 più ridotto: a settembre di quell'anno già contavano su un portafoglio pro-capite di 17 milioni di euro.
La terza rete che può vantare alla fine del terzo trimestre 2014 su un portafoglio medio pro-capite decisamente superiore alla media è Azimut Consulenza che chiude il periodo considerato con 18,5 milioni a testa, contro gli 11,4 del 2011.
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