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Giuliani porta a casa il miglior utile della storia di Azimut

11/5/2015

Nei primi nove mesi i profitti si attestano a 208 milioni di euro. Crescono anche i ricavi a 550 milioni. Reclutamenti: 119 i professionisti inseriti da inizio anno


Azimut Holding archivia i primi 9 mesi del 2015 registrando il miglior utile della sua storia pari a 208 milioni di euro dai 124 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto nel terzo trimestre è di 28 milioni di euro. I ricavi consolidati nel periodo si attestano a 548 milioni di euro dai 401 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2014 (133 milioni di euro nel terzo trimestre). Il reddito operativo è di 233 milioni di euro, rispetto ai 130 milioni di euro di un anno prima.

La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2015 risultava positiva per circa 348 milioni di euro; era di 312,4 milioni di euro a fine dicembre 2014 e 353,6 milioni di euro a fine settembre 2014. Nei primi nove mesi del 2015, si legge in una nota, sono stati pagati dividendi ordinari per circa 103 milioni di euro e in data 30 giugno 2015 si è proceduto al rimborso delle rate del senior loan per un importo complessivo pari a 10 milioni di euro. Sul fronte reclutamenti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e private banker, nei primi 9 mesi del 2015 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 119 ingressi portando il totale dell’organico a 1.568 unità.

Pietro Giuliani (nella foto), presidente e ceo del gruppo, sottolinea: "Archiviamo i primi nove mesi del 2015 con il miglior utile della storia di Azimut, che supera quello dell’intero esercizio 2014 ed è in linea con l’utile previsto di 220 - 300 milioni di euro per l’intero anno. Risultati di assoluta eccellenza e ampia soddisfazione per tutti i professionisti del gruppo a testimonianza della nostra capacità di soddisfare efficacemente le esigenze dei clienti e di crescere in un contesto negli ultimi mesi particolarmente volatile. Da inizio anno la performance media ponderata netta ai clienti è di circa 3%".

"In un trimestre - conclude Giuliani - in cui la performance media ponderata netta ai clienti non è stata positiva causa i mercati finanziari, le commissioni di performance incassate sui vari prodotti sono prossime allo zero. Sulla base di questi dati e di quelli della raccolta netta, che con il contributo di ottobre ha superato da inizio anno i 5,3 miliardi di euro portando il patrimonio totale a 35 miliardi di euro, siamo fiduciosi che chiuderemo un anno straordinario senza precedenti. Guardando avanti, infatti, grazie ai numerosi professionisti che scelgono di unirsi al gruppo e al trend positivo di crescita organica prevediamo di raggiungere almeno 6 miliardi di euro di raccolta netta entro la fine dell’anno".

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