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1/7/2016
Le reti di promozione finanziaria si sfidano a colpi di record. Dopo un 2014 che aveva visto solo due gruppi (Mediolanum e Banca Generali) chiudere l'anno con oltre 4 miliardi di raccolta netta, e altri 3 (Azimut, Finecobank e Allianz Bank) superare la soglia dei 3 miliardi, il 2015 registra un exploit di ben sei diversi gruppi: tutti abbondantemente sopra la soglia dei 3 miliardi. E ben quattro pronti a rompere la barriera di 4 miliardi di euro di flussi netti in dodici mesi (non sono ancora noti i dati definitivi di Assoreti relativi al mese di dicembre, ndr).
Sono questi i risultati emersi dall'elaborazione dei dati Assoreti relativi al periodo gennaio-novembre 2015 che si è chiuso con saldo complessivo di quasi 25 miliardi, il 90% dei quali confluiti nelle casse dei primi 6 gruppi.
In cima al podio spicca FinecoBank (nella foto Alessandro Foti, ndr) con oltre 3,99 miliardi di raccolta netta da inizio anno, seguita a brevissima distanza da Banca Generali che, in undici mesi, ha registrato flussi di oltre 3,95 miliardi. Chiude il podio del 2015 Azimut con 3,77 miliardi. Le altre tre realtà che dominano l'arena della promozione finanziaria sono Mediolanum, con 3,68 miliardi di euro, il gruppo Fideuram, con 3,44 miliardi, e Allianz Bank F.A. con 3,14 miliardi di euro. A seguire solo Finanza & Futuro riesce in undici mesi a superare la soglia del miliardo.
Mentre l'unico gruppo che deve fare i conti con un bilancio negativo è quello della Banca Popolare di Vicenza che tra gennaio e novembre 2015 registra deflussi per oltre 7,7 miliardi.
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