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Messina (Intesa Sanpaolo): "Siamo un wealth management company"

8/1/2017 | Francesco D'Arco

"Oltre il 50% dell’utile corrente lordo è generato da quest'area di attività" afferma l'a.d. nel commentare i risultati semestrali. E per quanto riguarda Eurizon...


Il gruppo Intesa Sanpaolo alza il velo sui dati relativi al primo semestre 2017 che risultano però particolarmente influenzati dall'acquisto delle attività e passività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. In particolare il gruppo guidato da Carlo Messina (nella foto) ha comunicato un utile netto contabile pari a 4.337 milioni di euro nel secondo trimestre 2017 e a 5.238 milioni nel primo semestre 2017. Un dato che comprende il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi, esente da imposte, a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisto di attività e passività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. 

 

Se si esclude tale contributo l'utile netto scende a 837 milioni di euro nel secondo trimestre 2017, rispetto ai 901 milioni del primo trimestre 2017 e del secondo trimestre 2016, e a 1.738 milioni nel primo semestre 2017, rispetto ai 1.707 milioni del primo semestre 2016. E se si esclude anche l’ammontare di tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario (ossia, principalmente, i contributi al fondo di risoluzione e gli oneri relativi alle rettifiche di valore riguardanti Atlante), l’utile netto del gruppo Intesa Sanpaolo risulta pari a 1.015 milioni di euro nel secondo trimestre 2017, rispetto a 1.183 milioni del primo trimestre 2017 e a 912 milioni del secondo trimestre 2016. Nel primo semestre 2017, invece, il dato in questo caso è pari a 2.198 milioni, rispetto a 1.820 milioni del primo semestre 2016. 

 

Entrando nel dettaglio delle singole divisioni, alla fine del primo semestre 2017 spicca, da un lato, il risultato netto complessivo della divisione Banca dei Territori e di quella Corporate e Investment Banking: la prima chiude il periodo di riferimento con un risultato netto pari a 693 milioni di euro, contro i 632 del primo semestre 2016; la seconda arriva a 797 milioni, contro i 758 del primo semestre 2016.

 

Ma la crescita percentuale più alta, anno su anno, la registra la divisione Asset Management del gruppo Intesa Sanpaolo che chiude il primo semestre 2017 con 235 milioni di euro, contro i 179 milioni dell'anno prima (+31,3%). "Sono risultati che confermano il successo del modello di business da noi adottato, quello della wealth management company: oltre il 50% dell’utile corrente lordo è generato da quest'area di attività. La crescita delle commissioni nel secondo trimestre rispetto al primo di quest’anno è la più elevata tra le banche in Europa" ha commentato il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina. "Non solo, il flusso di raccolta netta delle masse in gestione - nel semestre pari a 10 miliardi di euro - posiziona Intesa Sanpaolo come leader nell’asset management: Eurizon si colloca ai livelli di player globali come BlackRock e Pimco. Le masse in gestione sono pari a 326 miliardi, dall’avvio del Piano di Impresa sono cresciute di 83 miliardi".

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