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Fideuram - ISPB, il miglior semestre di sempre

8/3/2018 | Marcella Persola

L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2017 è riconducibile all’ottimo risultato di raccolta netta che ha più che compensato l’effetto mercato, che nei primi sei mesi dell’anno ha inciso in misura sfavorevole sui patrimoni


Si chiude con un utile netto di 454 milioni il primo semestre del 2018 di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking. Si tratta, così come evidenzia la nota stampa del miglior risultato semestrale di sempre, sostenuto dalla crescita delle commissioni ricorrenti e dall’attenta gestione dei costi operativi.

 

In dettaglio il semestre si chiude con un utile netto in crescita del 2% da 443 milioni del primo semestre del 2017 ai 454 milioni attuali. Il totale delle masse amministrate dal Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking al 30 giugno 2018 risultava pari a 217,9 miliardi, in crescita di un punto percentuale rispetto al 31 dicembre 2017 (216,6 miliardi) e del 4% rispetto al 30 giugno 2017 (209,6 miliardi). L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2017 è riconducibile all’ottimo risultato di raccolta netta (5,5 miliardi) che ha più che compensato l’effetto mercato, che nei primi sei mesi dell’anno ha inciso in misura sfavorevole sui patrimoni (- 4,2 miliardi). L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito, pari a 152,9 miliardi, rappresenti oltre 70% delle masse amministrate.

Inoltre a chiusura del primo semestre le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento ammontavano a 38,9 miliardi, pari a circa 18% delle masse totali.

 

Nella prima metà del 2018 l’attività commerciale ha registrato una solida performance, che ha visto le reti distributive conseguire una raccolta netta di 5,5 miliardi (7,5 miliardi nel primo semestre 2017) nonostante un contesto di mercato decisamente meno favorevole rispetto all’analogo periodo del 2017. L’analisi per aggregati mostra che la raccolta netta di risparmio gestito si è attestata a 2,9 miliardi (6,7 miliardi nel primo semestre del 2017) mentre quella di risparmio amministrato è risultata pari a oltre 2,5 miliardi (0,8 miliardi nei primi sei mesi del 2017), riflettendo un orientamento più conservativo dei flussi di risparmio, legato alla congiuntura di mercato.

 

Al 30 giugno 2018 il numero complessivo dei private banker delle reti ha raggiunto quota 6.050 (in crescita di 60 unità rispetto al 31 dicembre 2017), con un portafoglio medio pro-capite pari a circa 36 milioni.

 

Paolo Molesini (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha dichiarato: “La nostra è una crescita continua, sostenibile e resiliente a fattori esogeni e condizioni di mercato. Trimestre dopo trimestre i dati di raccolta e di reclutamento dimostrano la sempre maggiore attrattiva verso clienti e private banker. L’equilibrio tra la crescita delle commissioni ricorrenti ed una gestione oculata di costi ed investimenti consente una generazione di valore a livelli record. E soprattutto, in ogni contesto di mercato, il nostro modello di servizio mostra la sua forza, proprio perché riesce a creare valore per i nostri clienti nei momenti più incerti e complessi. È per questo che intendiamo continuare a rafforzare questo modello in Italia, ed a promuoverlo sempre di più anche all’estero.”

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