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3/8/2019 | Redazione Advisor
Banca Generali chiude il 2018 con un utile netto consolidato di 180 milioni. Il dato si confronta con i 204,1 milioni dell’esercizio precedente che però – diversamente dall’anno in corso - aveva beneficiato di un andamento dei mercati finanziari particolarmente favorevole.
Il risultato operativo è pari a 252,8 milioni contro i 262,2 milioni dell'esercizio precedente. Il margine di intermediazione è risultato pressoché invariato a 449,4 milioni (-0,1%, -4,6% su basi omogenee) - pur in un contesto di mercati finanziari particolarmente complessi - grazie alla costante crescita dei patrimoni e alla diversificazione delle fonti di ricavo che ha, in parte, compensato la riduzione delle commissioni variabili legate alla dinamica dei mercati finanziari (38,6 milioni, -66%). I costi operativi si sono attestati a 196,6 milioni (+4,6%), includendo 7,1 milioni di natura straordinaria, al netto dei quali la variazione sarebbe stata trascurabile (+0,9%) a conferma dello spazio di leva operativa a fronte della costante attenzione alla crescita dimensionale.
Gli indici patrimoniali al 31 dicembre si posizionano su livelli di eccellenza nonostante l’esposizione alle dinamiche del debito sovrano: il CET 1 ratio si attesta al 17,5% e il Total Capital ratio al 19,0% con un’eccedenza di capitale rispetto ai requisiti regolamentari pari a 311 milioni.
Tra l'altro Banca Generali ha presentato quest’anno la sua prima relazione annuale integrata. La pubblicazione della Relazione Annuale Integrata viene dall’esperienza lunga 10 anni di rendicontazioni di sostenibilità, e si arricchisce del rinnovato focus strategico della Banca a riguardo.
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