Azimut porta a casa il suo secondo miglior utile netto trimestrale della storia del gruppo. I primi tre mesi si sono chiusi con profitti per 91 milioni di euro (+244% rispetto al primo trimestre 2018), ricavi di 247 milioni (+36%), una raccolta netta di 1,3 miliardi (a fine aprile di 1,8 miliardi) e masse complessive di 55,4 miliardi a fine aprile (+9%). La posizione finanziaria netta consolidata a fine marzo 2019 risultava positiva per circa 68,3 milioni, in miglioramento rispetto ai -31,1 milioni di fine dicembre 2018. Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo trimestre del 2019 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 52 nuovi ingressi, portando il totale del gruppo Azimut a fine marzo a 1.773 unità.

Azimut distribuirà un dividendo di 1,5 euro per azione che sarà pagato per l'80% per cassa e per il rimanente in azioni proprie detenute in portafoglio dalla società. Pietro Giuliani, presidente del gruppo, sottolinea: "I conti chiusi a marzo 2019 sono stati tra i migliori mai presentati da Azimut in termini di ricavi e utili netti. La raccolta nei primi quattro mesi è stata molto positiva con ingressi per quasi 1,8 miliardi di euro, oltre l’80% in più rispetto allo stesso periodo del 2018 e in controtendenza rispetto all’andamento negativo del settore nel suo insieme" ha commentato il presidente Pietro Giuliani (nella foto).

"Un risultato reso possibile grazie a una performance media ponderata netta per i nostri clienti del +6,3%, superiore di oltre 120 punti base rispetto all’industria del risparmio gestito in Italia. Indipendenza, condivisione degli obiettivi con una rete di circa 1800 consulenti-azionisti, guida italiana e internazionalizzazione delle risorse hanno portato Azimut ad ottenere questi risultati" ha concluso Giuliani.