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5/21/2019
L’industria del risparmio gestito, nel primo trimestre dell’anno, segna una raccolta netta in calo rispetto agli ultimi tre mesi del 2018 e lascia sul campo poco più di 4 miliardi. E' quanto si legge dalla consueta mappa trimestrale di Assogestioni.
Nel primo trimestre dell’anno la raccolta netta dei fondi aperti registra un saldo vicino alla parità (-0,4mld di euro). Le preferenze dei sottoscrittori si sono rivolte verso i prodotti Obbligazionari (+2,2mld), i Monetari (+1,4mld) e i Bilanciati (+567mln).
Grazie all’effetto combinato dei flussi e della gestione, il patrimonio gestito dall’industria raggiunge un nuovo record storico a 2.161 miliardi di euro. Come nel trimestre precedente, si registrano 72 fondi aperti PIR compliant promossi da 33 gestori. La raccolta netta di questi prodotti è ferma.
Includendo il segmento dei mandati, nel trimestre il sistema registra flussi complessivi in entrata per oltre 55 miliardi di euro, in buona parte generati dall'ingresso nel perimetro del risparmio gestito di circa 53 mld di euro per effetto di un'operazione di carattere straordinario posta in essere all'interno del gruppo Poste Italiane e consistente nel conferimento alla SGR di gruppo di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di BancoPosta.
A livello societario, per raccolta netta, al primo posto si piazza Poste Italiane con più di 61 miliardi, seguita dal Gruppo Generali a 3.117,9 miliardi, Morgan Stanley con 1,1 miliardi, Gruppo Mediolanum con 327,3 milioni e Allianz 326,9 milioni.
Tra le società con flussi negativi si segnalano: Amundi con meno 4,417 miliardi, il Gruppo Intesa Sanpaolo a meno 3,552,2 miliardi, M&G Investments meno 642,9 e Invesco meno 604,3 milioni.
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