Siamo arrivati alla fine del 2020. Ma questa volta non abbiamo la sensazione di voltare pagina. La speranza è di assistere ad un 2021 meno drammatico, ma tutti sappiamo che nei primi mesi del nuovo anno respireremo ancora la stessa aria di oggi. Non resta che mettere da parte le emozioni e affidarci, per cercare di fare un bilancio di quest’anno, alla razionalità. Ai numeri che il 2020 consegna. Tra i tanti dati registrati dall’industria della consulenza finanziaria nel corso di questo 2020 ce ne sono 5 sui quali è opportuno riflettere prima di affrontare il 2021: 34,5 miliardi; 630 miliardi; 23.239; 4.609.803; 9,3%.

 

Il primo dato, 34,5 miliardi, è l’ammontare della raccolta netta totale dell’industria monitorata da Assoreti tra gennaio e ottobre 2020. Un dato rincuorante se confrontato con i +34,9 miliardi registrati nel 2019. Una conferma della capacità dei consulenti finanziari di portare i propri clienti a non subire passivamente le crisi. 

 

Una conferma che arriva anche dalla seconda cifra: 630 miliardi di euro. A tanto ammonta il patrimonio complessivo gestito dalle reti alla fine di settembre 2020, un dato in crescita di circa 11 miliardi rispetto a dicembre 2019 e, considerando le difficoltà registrate da molte altre industrie è, anche in questo caso, un buon punto dal quale partire per affrontare il futuro.

 

23.239 sono invece i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede che alla fine di ottobre 2020 risultavano operativi presso le società monitorate da Assoreti. Si tratta di 190 consulenti finanziari in più rispetto ai 23.049 registrati alla fine del 2019. Un aumento di professionisti operativi che non era scontato registrare in un anno come questo e che ha portato anche ad un aumento del numero dei clienti seguiti alla fine del 2020: ad ottobre si contavano 4.609.803 clienti, circa 200.000 famiglie in più rispetto alla fine del 2019. 

 

Cosa indicano queste quattro cifre? La raccolta e il patrimonio confermano la capacità di questa industria di guardare alle crisi come a delle opportunità da sfruttare a livello di risparmio e investimenti. I dati relativi alla crescita dei consulenti e dei clienti rivelano la capacità di saper gestire le relazioni anche in momenti di grande difficoltà. Nonostante i vincoli fisici imposti da questo 2020.

 

Rimane il quinto dato: +9,3%. È questa la crescita registrata tra dicembre 2019 e settembre 2020 del patrimonio complessivo dei clienti delle reti depositato in liquidità: secondo i dati di Assoreti siamo passati dai 96 miliardi di asset in liquidità di fine 2019 ai 105 miliardi di oggi. Una crescita che conferma ancora la tendenza delle famiglie italiane a seguire la via della liquidità in situazioni di panico e/o di paura. Ma la liquidità non basta quando si parla di protezione. Ed è su questo punto che ora dovrà lavorare il mondo della consulenza finanziaria. Deve essere questa la prima grande sfida del settore nel 2021.