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Reti quotate, nuovo attacco alle banche tradizionali

7/10/2021

Gli analisti giudicano positivamente la prima parte del 2021 del risparmio gestito italiano. E per Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali e Fineco prevedono rialzi che variano dal +10% al +50%.


Alla fine del primo semestre 2021 gli analisti promuovono il mondo del risparmio gestito italiano quotato. L’ultima società a sottolineare l’andamento positivo del settore è stata UBS che, in un report dedicato a Anima, Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e Finecobank, ha sottolineato il +20,9% mensile registrato a giugno a livello di flussi complessivi. Non solo. Sempre sulla base delle analisi di UBS è emerso che tutte le società analizzate hanno chiuso il secondo trimestre con flussi netti positivi, da qui la decisione di mantenere un rating neutrale per tutte le società ad eccezione di Banca Mediolanum che merita, secondo UBS, un rating buy.

 

Ma gli analisti di UBS non sono i primi a segnalare il buon momento del settore. Poche settimane fa ci avevano pensato gli esperti di Deutsche Bank a sottolineare che gli asset gatherers valgono almeno il 40% in più. Secondo il report della banca tedesca dedicato al risparmio gestito in Italia, infatti, Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali e FinecoBank "aumenteranno la loro quota di un altro 2% a scapito delle banche per l'aumentata necessità delle persone di prendere decisioni di investimento più consapevoli”.

 

Le chiusure delle filiali delle realtà tradizionali legati alle imminenti fusioni, gli incentivi “più elevati pagati ai consulenti finanziari”, i servizi sempre più su misura grazie ad un rapporto di “200 clienti per ogni consulente finanziario, ovvero 5-10 volte al di sotto degli standard delle banche tradizionali” favoriranno la crescita di queste realtà. Il tutto si tradurrà, secondo gli analisti di Deutsche Bank: in aumento del valore del titolo Azimut di circa il 50%, oggi è quotato a circa 20 euro e il prezzo obiettivo fissato dagli analisti e a 30,1 euro per azioni  (dati aggiornati al 9 luglio 2021); in una crescita di oltre 30 punti percentuali per Banca Mediolanum (il prezzo obiettivo è fissato a quota 11,2 euro, oggi è quotato a 8,15 euro; in un rialzo di circa il 15% per Banca Generali che ottiene un prezzo obiettivo di 40,5 euro (oggi è quotata a 35,3 euro); in una crescita di circa il 10% per FinecoBank che riceve da Deutsche Bank un prezzo obiettivo di 15,5 euro (oggi è quotata a 14 euro).

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