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Banca Generali rompe il muro degli 80 miliardi di masse

7/27/2021

Raggiunti con 6 mesi di anticipo i target del piano triennale e maxi dividendo di 4,55 euro tra ottobre e aprile 2022.


“Abbiamo centrato con 6 mesi di anticipo gli obiettivi più ambiziosi del piano triennale in termini di masse e raccolta: lo slancio dimensionale oltre 80 miliardi è stato guidato da una raccolta e da flussi di nuova clientela al di sopra delle nostre aspettative e il trend positivo anche delle prime settimane di luglio ci porta ad alzare le previsioni per fine anno in un range compreso tra i €5,5-6,0 miliardi”. L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa (nella foto), non nasconde la sua soddisfazione nel presentare i dati del primo semestre dell’istituto del Leone che chiude “il miglior semestre della nostra storia spinto da risultati commerciali e risultati finanziari in forte crescita, con un contributo positivo di tutte le voci di ricavo” spiega Mossa.

 

A livello di cifre i primi sei mesi dell’anno si chiudono con un utile pari a 190,1milioni di euro, in crescita del 44% rispetto all’esercizio precedente (chiuso con un utile di 131,9 milioni). Come specificato nella nota diffusa da Banca Generali, l’istituto “sta beneficiando di una crescita strutturale della domanda di advisory finanziaria qualificata e sta perseguendo un percorso di crescita orientato alla sostenibilità anche finanziaria dei risultati”.

 

Il positivo risultato è stato favorito dal successo delle politiche commerciali. Alla fine del semestre la Banca ha infatti raggiunto e superato il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale 2019-2021 realizzando flussi netti per 14,8 miliardi di euro (contro l’obiettivo di 14,5 miliardi) e ha superato il target più elevato di masse raggiungendo gli 80,4 miliardi (contro il range di 76-80 miliardi). Le masse in consulenza evoluta si sono attestate 6,8 miliardi (contro i 5,5-6,0 miliardi, già rivisti al rialzo a 7-8 miliardi).

 

“La crescita dimensionale si è accompagnata ad una gestione disciplinata dei costi che ha amplificato le potenzialità di leva operativa del modello di business e dunque ha favorito il progresso della redditività operativa” si legge nel comunicato stampa.

 

Guardando, infine, al secondo trimestre 2021, Banca Generali registra un utile pari a 54,7 milioni (+3% rispetto ai 52,9 milioni del secondo trimestre 2020) dopo aver spesato lo stanziamento straordinario non-operativo descritto in apertura di 80 milioni (pre-tasse) e il beneficio di 13,1 milioni a livello di imposte per il riallineamento dell’avviamento e di altre poste immateriali.

 

Al 30 giugno 2021, il CET1 ratio si è attestato al 15,3% e il Total Capital ratio (TCR) al 16,5%, a fronte di un requisito vincolante del 7,8% e 11,8%, rispettivamente, previsto dallo SREP. Coefficienti patrimoniali calcolati già al netto dei dividendi deliberati dall’Assemblea degli Azionisti del 22 aprile scorso per un ammontare complessivo di 386,5 milioni (pari complessivamente a 3,3 euro per azione). Resta confermato che Banca Generali - in linea con le raccomandazioni di Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea - procederà alla distribuzione degli stessi dopo il primo ottobre p.v. e dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni predefinite. Considerando dunque anche l’utile 2021 trattenuto ai fini di rispettare la politica di dividendi approvata, Banca Generali ha attualmente oltre €500 milioni di dividendi potenzialmente distribuibili. La politica di dividendi 2019-21 approvata da Banca Generali prevede un pay-out ratio del 70-80% degli utili generati nel periodo con un floor di €1,25 (oltre quindi a 3,3 euro già stanziati).

 

Alla luce di questi risultati la banca “La banca si avvia verso il completamento del piano triennale con tutti i target di crescita superati e con prospettive di continuo miglioramento dei propri risultati, in primis sul fronte della raccolta che secondo le stime della società potrebbe toccare un nuovo record nel 2021. L’impegno nell’innovazione, con lo sviluppo di nuovi servizi e strumenti digitali a favore dell’operatività della clientela e della relazione con il proprio banker, la responsabilità verso la clientela e il focus verso la creazione di valore per tutti gli stakeholder, sono paradigmi distintivi del percorso di crescita sostenibile e pillar del futuro piano industriale” si legge nella nota diffusa oggi.

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