Le novità di prodotto spingono la raccolta gestita di Banca Generali. Nei primi due mesi dell’anno, le nuove masse raccolte in fondi, contenitori assicurativi e finanziari dalla banca guidata dall’amministratore generale Gian Maria Mossa sono cresciute di quasi mezzo miliardo. Un dato che proietta i private banker del Leone ai vertici delle classifiche Assoreti per raccolta gestita procapite, con oltre 160mila euro ciascuno nel solo mese di febbraio. Meglio di tutti, anche di Fineco e Fideuram-ISPB che seguono sul podio.

Nelle ore in cui inizia ConsulenTia (6-8 aprile a Roma), la spiegazione a questo trend l’ha data in anteprima ad AdvisorOnline il vice direttore generale di Banca Generali, Marco Bernardi: “Fin dai primi segnali di incertezza generale che si erano manifestati verso la fine del 2021, abbiamo lavorato sulla nostra gamma prodotto per sviluppare soluzioni tattiche da mettere a disposizione dei nostri banker per la gestione dei portafogli della clientela. Tra queste, abbiamo implementato ad esempio le soluzioni progressive e il nostro twin mix che ci consentono oggi di mitigare il livello di rischio sui mercati. Abbiamo anche lavorato su nuove proposte improntate ai criteri Esg che ormai sono oltre 270 e che consentiranno di avere portafogli già pronti per intercettare da subito quei macrotrend futuri che la guerra e la crisi energetica stanno rendendo ancora più evidenti". 

 

“Sul fronte assicurativo - prosegue Bernardi - abbiamo riaperto una finestra di collocamento per la nostra ramo I che ha avuto grande successo tra i nostri clienti. Infine abbiamo implementato le soluzioni di parcheggio temporaneo della liquidità per venire incontro alle necessità di quei clienti che hanno ampia esposizione liquida ma preferiscono rimandare a un periodo successivo la pianificazione più strutturata del proprio patrimonio finanziario”.

Le nuove soluzioni sviluppate da Banca Generali sono state particolarmente apprezzate dalla clientela e hanno anche favorito il reclutamento di nuovi consulenti in una fase storica in cui il passaggio da una rete all’altra è reso più complesso dalla situazione generale.

“Da inizio anno - conclude il manager - abbiamo inserito già 45 nuovi colleghi che hanno visto nelle nostre soluzioni un aiuto valido per venire incontro alle esigenze dei loro clienti Si tratta non solo dei tradizionali profili di esperienza a cui storicamente guardiamo, ma anche di giovani che si affacciano alla professione portando con sé anche la capacità di dialogo con una nuova generazione di risparmiatori a cui guardiamo con interesse”.