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Foti (Fineco): il divieto delle commissioni favorirà la trasparenza

2/7/2023 | Marcella Persola

Nel corso della conferenza di presentazione dei dati Alessandro Foti, l'a.d. e d.g. della banca rete ha confermato che la banca è stata antesignana in questo avendo già...


"Si assiste a un cambio di approccio ai mercati da parte della clientela che richiede maggiore consulenza e una tendenza a investire maggiormente sia attraverso la piattaforma che attraverso i nostri financial advisor" ha dichiarato Alessandro Foti, (nella foto) amministratore delegato e direttore generale di Finecobank nella conferenza stampa di presentazione dei risultati annuali della banca.

Il 2022 di Finecobanck si chiude infatti con un utile netto di 428,8 milioni in crescita del 22,8% rispetto ai 349,2 dell'intero 2021. I ricavi ammontano a 948,1 milioni, in crescita del 17,8% rispetto agli 804,5 milioni dell’esercizio precedente. Il margine finanziario si attesta a 392,2 milioni, anch'esso in progresso del 40,1% rispetto ai 280,0 milioni del 2021, principalmente grazie all’incremento dei tassi d’interesse di mercato.

Le commissioni nette ammontano a 465,6 milioni ed evidenziano un incremento del 3,3% rispetto ai €450,8 milioni del 2021, riconducibile all’aumento delle commissioni nette relative all’area Investing (+12,0% a/a) grazie all’effetto volumi e al maggior contributo di Fineco Asset Management. Infine il Risultato di gestione ammonta a €667,2 milioni al 31 dicembre 2022, in crescita del 22,3% rispetto ai 545,7 milioni del 2021.

E sul tema tanto dibattuto oggi in merito alla direttiva europea che vieterebbe gli inducements Foti sottolinea che si avrebbe una maggiore trasparenza nel mercato e che "Fineco ha 24 miliardi di masse in gestione sotto consulenza, proprio perché siamo stati antesignano sul mercato, quindi abbiamo siamo una rete abituata a lavorare con fee di consulenza, sia una fascia di clientela che la apprezza" e ricorda che tale mossa, seppure non imminente visto che si dovrà capire quando e come la direttiva sarà poi implementata nei vari paesi "rappresenterebbe un vantaggio per chi come Fineco si è già posizionato in tale ambito". E alla domanda su quali impatti pratici potrebbe avere l'a.d. e d.g. di Fineco sottolinea che potrebbe rappresentare una spinta sui prodotti passivi vista l'attenzione che si riserverà sul TER complessivo.

Ritornando ai dati si evidenzia che sono sostanzialmente stabili i Total Financial Assets al 31 dicembre 2022 che si attestano a 106,6 miliardi (-1,3% a/a) rispetto a dicembre 2021. Il saldo della raccolta gestita risulta pari a 52,1 miliardi, in calo del 6,1% dovuto alla correzione dei mercati, il saldo della raccolta amministrata risulta pari a 23,9 miliardi (+4,1% a/a), il saldo della raccolta diretta risulta pari a 30,6 miliardi (+3,6% a/a). In particolare, i TFA riferibili alla clientela nel segmento Private Banking3 si attestano a €45,3 miliardi.

 

Nell’anno 2022 la raccolta netta è stata pari a 10,3 miliardi (€10,7 miliardi nel 2021), superando per il secondo anno consecutivo la soglia di 10 miliardi. La raccolta gestita è stata pari a 3,6 miliardi, la raccolta amministrata si è attestata a 5,6 miliardi, mentre la raccolta diretta è stata pari a 1,1 miliardi.

Sul fronte della raccolta Foti ha sottolineato come si è assistito a un asset mix differente che ha premiato la raccolta amministrata ma le aspettative sul gestito sono di circa 4,5 miliardi per l'anno in corso e anche per quello successivo. 

Al 31 dicembre 2022 la rete dei consulenti finanziari è composta da 2.918 unità, distribuite sul territorio con 426 negozi finanziari (Fineco Center). La raccolta netta del 2022 tramite la Rete di consulenti finanziari è stata pari a 8,8 miliardi.

Su questo aspetto Foti sottolinea come Fineco rappresenti uan delle reti con la percentuale maggiore di giovani e come anche nel prossimo anno l'ingresso dei consulenti sarà in un range tra i 100-120 financial advisor come quest'anno (128 nuovi ingressi, ndr).

Per quanto riguarda FAM Fineco Asset Management, la ssocietà a fine dicembre gestiva masse per 25,9 miliardi: 15,8 miliardi nella componente retail (+4,2% a/a) e 10,1 miliardi in quella istituzionale (+4,6% a/a). 

Intanto prosegue il potenziamento all'estero con l'annuncio dell'ingresso entro l'anno in corso in Germania prima con la piattaforma di trading e multicurrency e successivamente con gli investimenti, soprattutto con prodotti a cui i clienti tedeschi mostrano una certa preferenza: ETF, certificate, CDS. 

Alessandro Foti, (nella foto) amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank ha dichiarato: “L’approccio trasparente da parte dei nostri consulenti si sta infatti rivelando decisivo nell’assecondare la nuova tendenza emersa tra i risparmiatori, meno influenzati dalla volatilità e più propensi rispetto al passato a investire anche nei periodi più complessi. A questo si aggiunge il contributo crescente di Fineco Asset Management, in grado di proporre soluzioni adeguate alle diverse fasi di mercato, e caratterizzate da grande efficienza e fair pricing. Un quadro completato dai risultati rilevanti del business legato al brokerage, ormai in crescita strutturale e che continua a incrementare la propria quota di mercato. Motivazioni che ci portano a stimare una crescita solida anche per l’anno appena iniziato, così come per i prossimi”.

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