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Fideuram contro Mediolanum, quale rete di cf prevale in ciascuna delle 20 regioni italiane

8/21/2023 | Daniele Barzaghi

Quest’anno uno dei due network ha allungato il distacco. Campania e Basilicata fanno per sé: è un’altra la rete più diffusa


rivalità tra il gruppo Fideuram e Banca Mediolanum è stata accesissima per anni e permane tuttora, anche se con modi più felpati e con reciproci segni distensivi. Forti di due modelli di consulenza finanziaria inizialmente agli antipodi e poi sempre più avvicinatisi, la primogenita rete di consulenza italiana (nata monopolista nell’immediato secondo dopoguerra) e il network creato da zero da quello che per decenni è stato il promotore finanziario italiano per antonomasia competono per l’egemonia industriale ma anche culturale del comparto. E per questo si contendono (e talvolta diplomaticamente si concedono) anche le cariche apicali delle associazioni di categoria.

 

Ammansite da un mercato che nei decenni ha arricchito tutto gli operatori, nondimeno vogliono prevalere: naturalmente in termini di masse gestite, storicamente poco sul posizionamento, certamente sul numero di consulenti finanziari arruolati in ciascuna delle strutture.

 

A metà 2023, secondo l’OCF, Banca Mediolanum contava 4.517 mandati (4.371 per Assoreti) mentre Fideuram ISPB 5.003 (4.997 per l’associazione delle reti), cui naturalmente può sommare i 520 cf (513) e i 1.078 pb (1.085) delle cugine IW Private Investments e Intesa Sanpaolo Private Banking.

 

Fino all’anno scorso, in termini di singolo brand, Banca Mediolanum era la rete con più consulenti finanziari. Poi Fideuram deve aver valutato utile ribadire il proprio primato numerico e lo scorso 23 marzo ha finalmente unito in Fideuram ISPB i circa 1.400 cf della storica Sanpaolo Invest, fondendo due realtà che già da anni offrivano un servizio del tutto sovrapponibile (mantenevano i due brand a scopo commerciale).

 

Tale dualismo nazionale si è sempre riverberato a livello locale, in una competizione capillare che coinvolgeva tutte e venti le regioni italiane. Con storiche roccaforti, confermate anche quest’anno, e alcune sorprese. (Per il gruppo Fideuram si prenderà ora in considerazione soltanto l’ammiraglia Fideuram ISPB, ma naturalmente, come già evidenziato, si potrebbero sommare i dati di IW Private Investments e ISPB).

 

Il Nord Ovest del Paese è sempre stato il punto di forza di Fideuram ISPB che prevale su Banca Mediolanum in Lombardia (1078 CF contro 719 a fine giugno, secondo OCF), dilaga in Piemonte (644 CF contro 295) e in Liguria (254 contro 77) e cede solo in Val d’Aosta (12 contro 16).

In quest’area strategica Banca Mediolanum lamenta la vera causa della minore presenza nazionale: la rete di Basiglio è terza in Lombardia superata anche dai 773 CF di Allianz Bank FA, in Piemonte dai 371 CF di Azimut CM e tallonata dai 290 di Fineco e il Liguria è addirittura quinta rete, a vantaggio di nuovo di Azimut (170 CF), Fineco (115) e Banca Generali (95).

 

Dove invece Banca Mediolanum dilaga è il Nord Est: in primis nella roccaforte del Veneto (714 CF contro 408 di Fideuram ISPB) ma anche in Trentino Alto Adige (86 contro 39). Pareggio in Friuli Venezia Giulia con 87 consulenti a testa, non distanti dagli 86 di Banca Generali.

 

In Emilia Romagna torna a prevalere Fideuram ISPB (515 CF contro 463) così come in Toscana (485 contro 309); al contrario Banca Mediolanum guida il confronto nelle Marche (159 contro 102, con Fideuram ISPB sopravanzata dai 109 CF di Fineco) e in Umbria (97 contro 63)

 

Il Lazio è nuovamente bastione di Fideuram ISPB (690 CF contro 482) mentre nel Sud è forte Banca Mediolanum: in Abruzzo (93 CF contro 67), Molise (39 contro 23), Puglia (109 contro 100; Fineco è seconda rete con 108 CF) per non parlare dei fortini di Calabria (109 CF contro un drappello Fideuram ISPB di appena 19) e soprattutto Sicilia (420 CF contro 137).

 

Fanno eccezione Sardegna (30 contro 28, con 29 CF di Fineco) ma specialmente Campania e Basilicata dove entrambe le contendenti sono battute da Fineco.

La terza rete a livello nazionale è infatti egemone nella regione di Potenza (18 CF contro 16 Fideuram e 12 B.Mediolanum) ma specialmente nella regione di Napoli, dove i suoi advisor sono addirittura 271 contro i 234 di Fideuram ISPB e gli appena 148 di Banca Mediolanum.

 

Insomma, tirando le somme, ben quattro regioni (un record) vedono un equilibrio tra almeno due reti, in Campania prevale Fineco e, per venire alle nostre due protagoniste, Fideuram ISPB sopravanza in sei regioni e Banca Mediolanum in nove.

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