Fideuram è destinata a diventare il colosso del private banking in Italia, ma anche tra i principali player del settore in Europa. E c'è ora chi non esclude in futuro un ritorno a Piazza Affari per uno dei brand storici del risparmio gestito in Italia, dopo l’annuncio del piano industriale 2014 - 2017 di Intesa Sanpaolo che prevede l’integrazione di Intesa Sanpaolo Private Banking (ISPB), Banca Fideuram e Fideuram Investimenti, mentre Fideuram Asset Management Ireland confluirà in Eurizon Capital e Fideuram Vita nel polo assicurativo del gruppo.

Del resto i numeri ci sono tutti: il polo del private banking del gruppo Intesa Sanpaolo può contare su ricavi in aumento a 1,7 miliardi di euro nel 2017 da 1,3 miliardi nel 2013, 164 miliardi di masse in gestione a fine 2013 e un esercito di 5.700 private banker. Il piano di integrazione, si legge in una nota, “si caratterizza per l’aumento della redditività dei clienti di ISPB e per l’estensione ai clienti ISPB degli elementi distintivi di Banca Fideuram”, ossia la pianificazione finanziaria all’avanguardia (fee-based), "architettura aperta guidata", schemi remunerativi innovativi.

Previsto anche il lancio di particolari azioni commerciali per aumentare la redditività della clientela di Intesa Sanpaolo PB, attraverso lo spostamento verso prodotti "contenitore" ad alto valore aggiunto, la rinegoziazione delle condizioni con case terze e la revisione dei meccanismi di pricing/deleghe. Il focus della nuova realtà, si legge, sarà la clientela private e High Net Worth Individual (HNWI) e avverrà attraverso il rafforzamento del posizionamento di mercato tramite la creazione di una struttura dedicata alla clientela HNWI e la valorizzazione del centro di competenza private (prodotti, offerta commerciale).

L’evoluzione della gamma prodotti e della modalità di offerta, invece, avrà una particolare enfasi sui prodotti ad alto contenuto di servizio. Il piano cita, ad esempio, la rivisitazione delle gestioni patrimoniali e lo sviluppo dell’offerta private insurance. Quanto alla rete distributiva, la nuova Fideuram proseguirà nello sviluppo della rete tramite acquisizione di nuovi consulenti (ex-promotori) e private banker e grazie alla crescita esterna tramite esportazione del modello di business in mercati internazionali in forte crescita (ad esempio, Turchia) con un approccio sulle "grandi città".

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