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4/10/2015
Si avvicina il ritorno di Fideuram a Piazza Affari. Lo dimostra l'interesse crescente delle principali banche d'affari pronte ad accelerare la strada verso la quotazione del polo dedicato al risparmio e al private banking del gruppo Intesa Sanpaolo, la cosiddetta "Grande Fideuram", in attesa dell'ok da parte del board della controllante, che potrebbe diventare la terza banca italiana per capitalizzazione di Borsa, con oltre 10 miliardi di euro.
Un dato, sottolinea il giornale, che spiegherebbe l'appetito delle banche d'affari per il dossier. A farsi avanti nelle ultime settimane, in qualità di advisor, sarebbero state infatti la svizzera UBS, potenziale global coordinator di un'eventuale Ipo, Goldman Sachs, Merrill Lynch e Morgan Stanley. Per ora si tratterebbero solo di colloqui informali e nessun mandato sarebbe ancora stato firmato, precisa il quotidiano degli industriali.
Di recente, Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato ai giornalisti che. in caso di Ipo, il vantaggio per il private banking sarebbe quello di far diventare azionisti i consulenti (ex-promotori) e private banker del gruppo. Lo sviluppo di quest'area di business, ha ricordato Messina, potrà avvenire sia per linee interne, aprendo nuove filiali all'estero sia attraverso una crescita per linee esterne, con la possibilità di crescita in Paesi con rating tripla A.
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