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4/4/2016 | Marcella Persola
Le banche specializzate battono quelle generaliste per redditività e solidità patrimoniale. Ad affermarlo è uno studio presentato da Excellence Consulting, società di consulenza con focus sui comparti bancario, assicurativo e del risparmio gestito, che ha analizzato i modelli di business nella distribuzione dei servizi finanziari in Italia attraverso un benchmark tra il modello della banca specializzata (es. banca rete di consulenti finanziari) e quello di banca generalista (es. la gran parte delle banche o dei gruppi bancari), confrontando anche la variazione delle quotazioni in Borsa nel gennaio 2016 delle due tipologie sia in Italia che in Europa.
L'analisi ha preso in considerazione i bilanci dal 2010 al 2014 per tre cluster: Gruppi (Unicredit, ISP, MPS, Banco Popolare, Ubi, BNL, Cariparma Credit Agricole, BPM, Banca Sella), Banche (BPER, Veneto Banca, Banca Carige, Banca Popolare Bari, Banca Credem) e reti di consulenti finanziari/banche specializzate (Fideuram, Mediolanum, Fineco Bank, Banca Generali, Allianz Bank, Finanza & Futuro, Azimut). Per ciascuno di essi sono stati misurati indicatori di crescita, efficienza operativa e remunerazione del capitale investito.
A livello di crescita le banche specializzate hanno mostrato una maggiore capacità di crescita, in termini di aumento della raccolta indiretta (tasso medio annuo del 10,12%). Anche le banche registrano incrementi rispetto al 2010, ma in misura molto inferiore (1,47%), mentre i gruppi rilevano un tasso di crescita della raccolta indiretta negativo (-2,82%). Dal punto di vista dell'efficienza, cioè considerando il rapporto cost/income le banche specializzate confermano il miglior profilo di efficienza nel 2014 (54,61%), seguite dai gruppi (59,43%) e dalle banche (73,74%).
Infine nonostante i Gruppi di banche e le banche generaliste generino fatturato superiore rispetto alle banche specializzate, esse non remunerano in modo adeguato il capitale. La remunerazione del capitale investito (ROE)sia per i Gruppi che per le banche generaliste è negativa (Gruppi -9,85% e banche -9,75%), mentre per le reti è pari al 27,02%. Ciò riflette per i Gruppi e le banche generaliste la presenza di attività che implicano l’assunzione di maggiori rischi economici che si riflettono in perdite di profitto.
“Abbiamo studiato –– afferma Maurizio Primanni, ceo di Excellence Consulting – i bilanci dal 2010 al 2014 ed emerge che il modello delle banche specializzate, che in Italia assumono ad esempio la connotazione di reti di consulenti finanziari, genera stabilmente più crescita e redditività rispetto al modello di banca generalista, che caratterizza la maggioranza delle banche e dei gruppi bancari. Abbiamo poi analizzato l’andamento borsistico nel gennaio 2016, un periodo per nulla semplice. Le banche specializzate italiane non solo perdono meno del doppio delle banche generaliste, che toccano il record negativo in Europa, ma riescono ad avere risultati migliori anche rispetto agli indici del settore bancario a livello europeo, perdendo meno della media delle prime banche di tutti i maggiori paesi”.
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