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Rufini (Felsa CISL): ecco cosa fare dopo le votazioni di Enasarco

4/22/2016 | Redazione Advisor

Si sono chiuse da poco le elezioni di Enasarco e nonostante la scarsa affluenza ora è necessario riflettere su quali passi compiere per...


Si sono chiuse da qualche giorno le elezioni Enasarco, che hanno provocato non poche polemiche nell'ambito della consulenza finanziaria, soprattutto i consulenti abilitati all'offerta fuori sede. Advisor ha raggiunto Mauro Rufini, di Felsa CISL, per capire quale considerazioni trarre alla luce di questa nuova conquista da parte della categoria.

 

Cosa hanno rappresentato per voi queste elezioni?
Queste elezioni hanno dato un risultato importante. Come ho avuto già modo di sottolineare su questo sito sono state le prime nella storia della Fondazione Enasarco e rappresentano un passaggio decisivo per il futuro di questo Ente. Noi della Felsa Cisl che rappresenta i lavoratori autonomi del settore finanziario nel suo complesso e tra questi o i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede abbiamo sostenuto la lista e i candidati di “INSIEME PER ENSARCO” www.insiemeperenasarco.it accettando la sfida di cambiare dall’interno, con un percorso fatto insieme ad altre realtà associative di agenti e imprese, affinchè la categoria avesse una sua rappresentanza.

Cosa si evince dai dati del voto?
Innanzitutto e pochi lo hanno rimarcato l’affluenza al voto evidenzia una percentuale rispetto ai diritti al voto che avremmo tutti auspicato di ben più larga portata, un deficit di partecipazione tra l’altro in sintonia con quanto avviene nel paese quando si va a votare, un dato che non fa bene a nessuno. Nel merito dei risultati poi la maggioranza assoluta è andata alla nostra lista di larga rappresentanza INSIEME PER ENASARCO dove la CISL ha dato il suo basilare contributo partecipando con e nella Fisascat, la Federazione del Commercio e del Terziario (è questa la scelta che abbiamo fatto come Felsa ) che ha svolto un ruolo e ottenuto un risultato di fondamentale importanza - in una logica confederale e di larga rappresentanza per tutto il settore da noi sindacalizzato - compreso quello degli agenti e rappresentanti di commercio dove rientra la previdenza obbligatoria dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. 

 

Ora cosa è necessario fare?
Gli ex consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) conoscono bene le problematiche aperte dalla doppia previdenza obbligatoria, le criticità, i vincoli ed alcune iniquità del sistema Enasarco come i 20 anni di contribuzioni, la portabilità, il problema dei silenti e altro ancora. Sta ora in una logica di maggiore corresponsabilità degli eletti delle imprese e degli agenti nei nuovi organi di gestione rispondere a questi problemi in una più ampia visione di lungo periodo e di sostenibilità dell’Ente, trovando le risorse finanziarie ma non solo quelle. Auspico su questo tema come su altri problemi aperti della categoria, penso in questo particolare al complesso iter normativo e regolamentare che riscriverà le regole del gioco e le professioni nel mercato della consulenza finanziaria in Italia – che si possa intraprendere un reale dialogo istituzionale e non, un rapporto fra sindacati, mandanti, associazioni professionali che deve valere sempre e non solo quando fa comodo a qualcuno. La memoria corta, una lettura e una visione non attenta della realtà può far brutti scherzi.

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