Poste Italiane, il 5% del personale abilitato non ha i requisiti "MiFID"

Mentre il 13% circa potrà operare sotto supervisione, fino al completamento del periodo idoneo di esperienza richiesto.
22/11/2017 | Francesco D'Arco

Prosegue l'iter di adeguamento alla MiFID II di Poste Italiane. Come anticipato da Advisoronline (Poste Italiane pronta a "riallocare" i consulenti finanziari), il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha avviato un processo di riorganizzazione della rete che vede parte del personale oggi destinato ad offrire servizi di consulenza finanziaria non in possesso dei requisiti introdotti dalla nuova normativa europea. L'annuncio di un ricollocamento delle risorse ha subito allertato i Sindacati che, nella giornata di lunedì 20 novembre, hanno incontrato i vertici di Poste Italiane. 

 

"L'azienda" si legge in una lettera inviata dalla CGIL, e che abbiamo avuto modo di visionare, "ci ha illustrato le slides inviate la settimana scorsa ed integrate di alcuni dati che ci forniscono la situazione degli addetti in base ai requisiti, di conoscenza (titolo di studio) ed esperienza, richiesti dalla norma per poter procedere al collocamento dei prodotti di investimento". 

 

In particolare risulta, ad oggi, che "il 13% circa del personale oggi abilitato potrà operare sotto supervisione, fino al completamento del periodo idoneo di esperienza richiesto (1, 2 o 4 anni in base al titolo di studio)" si legge nel documento firmato da Martina Tomassini, "mentre il 5% circa risulta sprovvisto sia di titolo di studio che di esperienza. Relativamente a questi ultimi l'azienda ci ha comunicato l'intenzione di procedere ad ulteriori verifiche circa il possesso dei requisiti, a monte delle quali, ci comunicherà la modalità con la quale intende utilmente collocarli senza rischio inquadramentale".

 

Per quanto riguarda, invece, tutti i soggetti che oggi, a detta di Poste Italiane, possono operare sotto supervisione "l'azienda dedicherà delle sessioni formative mirate alle conoscenze da integrare ed utili al superamento della prova finale che dovranno sostenere". L'incontro, chiude la CGIL, è solo il primo di un confronto che proseguirà con la presentazione da parte di Poste Italiane di una situazione puntuale sulle singole figure professionali coinvolte: ovvero Dup, Direttori, Venditori Mobili, SCF.

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