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Azimut Holding: Timone Fiduciaria sale al 24,2%

6/5/2018

Il presidente Pietro Giuliani investe 26 milioni di euro nella società. Il private equity Peninsula di Nicola Colavito parteciperà all'operazione e diventerà il primo investitore istituzionale raggiungendo il 10%


Timone Fiduciaria porta a termine il piano di rafforzamento della partecipazione in Azimut Holding salendo al 24,1%, grazie alla raccolta complessiva di 77 milioni di euro, di cui 25 milioni per la costituzione di una garanzia a favore della banca finanziatrice, da parte del management, dei consulenti finanziari, dei gestori e dei dipendenti del gruppo sparsi in 14 paesi al mondo. In particolare, Timone Fiduciaria comunica in una nota che 1.206 azionisti aderenti al patto hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie Azimut Holding, pari al 5 % del capitale sociale al netto delle azioni proprie (4,9% del capitale sociale complessivo). Le azioni oggetto dell’operazione sono state acquistate ad un prezzo medio pari a 14,37 euro per azione. All’operazione hanno aderito anche 16 componenti dell’alta dirigenza, per un controvalore complessivo di circa 30 milioni, tra i quali il presidente Pietro Giuliani (nella foto) con un investimento complessivo maggiore di 26 milioni di euro.

Peninsula, operatore di private equity con sede in Lussemburgo, parteciperà, in qualità di investitore finanziario, all’operazione attraverso una propria controllata, aderirà al patto e concluderà un’operazione di acquisto a termine (pre paid forward) con Goldman Sachs International attraverso la quale acquisterà circa 3,8 milioni di azioni ordinarie di Azimut, pari al 2,8% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (2,7% del capitale sociale complessivo) con consegna garantita entro il 14 dicembre 2018. Per effetto delle due operazioni, la partecipazione complessivamente detenuta dal Patto nel capitale di Azimut, includendo la quota potenziale di Peninsula, passerà dal 16,4% al 24,2% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (dal 15,8% al 23,3% del capitale sociale complessivo). Peninsula in una nota scrive di aver investito in Azimut perché rappresenta "una delle migliori realtà nel settore del risparmio gestito a livello europeo, con importanti opportunità di ulteriore crescita in un contesto di settore particolarmente dinamico". L'operatore diventa così il primo investitore istituzionale del patto, raggiungendo potenzialmente oltre il 10% delle azioni detenute da Timone. 

Peninsula, inoltre, ha indicato un suo partner Nicola Colavito, quale candidato alla carica di amministratore nella lista, che sarà presentata da Timone Fiduciaria al primo rinnovo del cda di Azimut, nonché esponente nel comitato direttivo del patto, e ha assunto impegni di non alienazione delle azioni (lock-up) in linea con le prassi applicate in operazioni analoghe. "Tre anni fa con la vendita di azioni da parte di molti soci fondatori, iniziammo un cammino che oggi completa una sua tappa importante: abbiamo raggiunto la stessa percentuale azionaria nel patto di sindacato di allora, rinnovandone la partecipazione a vantaggio dei nuovi partners italiani ed esteri" spiega Pietro Giuliani, presidente del comitato direttivo del patto di sindacato e di Azimut Holding. "Come abbiamo sempre fatto in Azimut, dimostreremo con i numeri, che da oggi comincia un nuovo capitolo nella storia della società, con anche nuovi colleghi italiani ed esteri, che sarà ancora più importante di quello percorso nei circa trenta anni di storia passata" concude Giuliani.

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