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Banca Consulia, pronti a crescere anche per linee esterne

6/18/2018 | Marcella Persola

Lo racconta il direttore commerciale Paolo D'Alfonso che sottolinea come la banca sia pronta a valutare ipotesi di acquisizione e aggregazione con realtà simili e che il Cda...


Il 2017 è stato un anno di svolta per Banca Consulia, banca fortemente specializzata nella consulenza finanziaria e marchio relativamente giovane nel panorama finanziario italiano, ma con una lunga esperienza alle spalle. Con un assetto azionario in continuo rafforzamento ed un CdA recentemente rinnovato, Banca Consulia nel 2017 ha ottenuto un ritorno all’utile in anticipo rispetto al previsto e si appresta ora ad affrontare un piano strategico ambizioso per il prossimo triennio. I punti cardine sono basati sulla crescita, sull’implementazione di nuovi servizi evoluti e sul miglioramento dei processi digitali a servizio di clienti e rete.

 

Per quanto riguarda l’entrata in vigore di Mifid II, la banca ritiene che il fatto di avere sposato un modello di consulenza pensato e realizzato per minimizzare i conflitti di interesse, rappresenterà un vantaggio concorrenziale sempre più chiaro e consentirà di attrarre sia clienti che professionisti della finanza. "A testimonianza del gradimento del modello di servizio della banca, già nella seconda metà del 2017 sono entrati 14 nuovi consulenti finanziari” racconta Paolo D’Alfonso (nella foto), direttore commerciale della banca, “e nel corso di quest’anno la crescita è continuata, con 6 nuovi colleghi provenienti da diversi competitors. Oggi siamo oltre 180 consulenti attivi, in linea con il piano strategico triennale annunciato al mercato”.

 

L’idea è quella di inserire 15 consulenti all’anno, con un portafoglio di almeno 20 milioni. “Ci rivolgiamo a colleghi preparati, dalle forti doti relazionali - continua D’Alfonso, che precisa -  che il canale principale dal quale stanno provenendo le nuove risorse è quello bancario, che spesso non valorizza appieno lo spirito imprenditoriale di tanti professionisti competenti del nostro settore”. Per questo la banca ha scelto di rivolgersi a quei dipendenti che desiderano lavorare con un business model prettamente consulenziale, con libertà e flessibilità in un contesto di piattaforma aperta ma guidata e con ambizioni anche di migliori prospettive economiche.

 

“Recentemente, se considero i nostri ultimi ingressi, il 75% è arrivato dal canale bancario, mentre il 25% dal mondo degli agenti” continua il direttore commerciale di Banca Consulia. Ma la crescita della banca non è detto che sarà solo per linee interne. “Vogliamo valutare anche ipotesi di acquisizione o aggregazione con realtà simili sia sul piano operativo che di approccio filosofico”, sottolinea D’Alfonso, che precisa anche che il CdA e gli azionisti sono molto sensibili su questo fronte. “Per il momento ci stiamo guardando intorno con attenzione”, conclude D’Alfonso, “sempre concentrati sui nostri obiettivi”.

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