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Grandi patrimoni: Banca Generali guarda al modello family office

10/25/2018

Ragaini: "Il private banking si sta avvicinando al modello di servizi integrato utilizzato nel segmento UHNWI che integra vari livelli di consulenza e utilizza portafogli che vanno oltre le asset class tradizionali"


Dopo la "democratizzazione" del private banking, la sfida per le reti di CF è diffondere il modello del family office, in uso tra gli UHNWI, nel private banking. Se ne è parlato al convegno "Il private banking del futuro: verso il modello del family office", organizzato da Banca Generali Private Banking e Liuc Business School, che si è tenuto il 23 ottobre a Milano. "C'è un progressivo avvicinamento del modello del private banking a quello del family office e questo è emerso in modo chiaro nell'osservatorio di quest'anno" spiega ad AdvisorOnline.it Andrea Ragaini (nella foto), vice direttore generale wealth management mercati e prodotti di Banca Generali.

"Anche nell'asset allocation i family office hanno molto da insegnare al private banking, perché qui si vede una maggiore concentrazione nei titoli illiquidi o con un diverso grado di liquidità. I portafogli di private banking sono invece più orientati su strumenti liquidi, che però in questa specifica fase di mercato fanno maggiore fatica a performare anche perché si devono muovere tra il rischio tassi, che oggi è molto sottovalutato considerando l'azione della Bce, e il rischio di mercato che è altissimo, considerando il rally delle Borse che sta durando da 9 anni" aggiunge Ragaini.

Parlando dell'industria del gestito, Ragaini ha sottolineato che la scala dimensionale non era una prerogativa del private banking prima, mentre oggi conta per tre motivi: investimenti in tecnologia; investimenti per i prodotti, necessari per lo sviluppo di un architettura aperta "guidata" che coinvolgerà un numero minore ma di maggiore qualità di asset manager; e investimenti per attrarre i migliori talenti sul mercato. "Quest'anno c'è una grande attenzione al tema della famiglia imprenditoriale e sulle scelte di allocazione che sarà chiamata a fare tra azienda, immobili e capitali finanziari considerando la complessità politica e di mercato che stiamo vivendo in questo momento. Ecco perché la sfida è portare il livello dei servizi dei family office anche nel private banking cioè alla grande platea di piccoli e medi imprenditori italiani" sottolinea Anna Gervasoni, professore di Economia e gestione delle imprese alla Liuc - Università Cattaneo.

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