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Gli italiani si sono disinnamorati dei Btp?

11/26/2018 | Massimo Morici

La recente emissione di bond indicizzati all’inflazione ha ricevuto il livello di ordini più basso da quando è iniziata


Il mercato obbligazionario negli ultimi giorni ha dato segnali di disaffezione degli investitori verso i titoli di stato italiani. La recente emissione di bond indicizzati all’inflazione (Btp Italia) ha ricevuto il livello di ordini più basso da quando è iniziata, nel 2012. "Le stime parlavano di una partecipazione all’asta dei vari investitori di 8 miliardi, mentre la domanda effettiva è stata di 2,16 miliardi, di cui solo 860 milioni arrivano dai risparmiatori. Nonostante questo, lo spread in questi ultimi due giorni non si è mosso particolarmente pur rimanendo, beninteso, a livelli molto alti" spiega Richard Flax, capo investimenti di Moneyfarm. Che fa il punto della situazione, dopo la conferma della bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione europea, che il 21 novembre ha annunciato di vuole aprire una procedura di infrazione.



Come è distribuito il debito italiano?
"Il debito pubblico in scadenza nel 2019 ammonta a circa 250 miliardi. L’erogazione dei servizi pubblici essenziali di uno Stato dipende anche dalla sua capacità di finanziare il proprio debito e uno spread alto porta naturalmente a costi di finanziamento più alti" spiega Flax.



Quale impatto sugli investitori?
"In generale, per l’investitore italiano - prosegue l'esperto - è stato un anno complicato. Le uniche fonti di rendimento del portafoglio globale multi asset sono state il Dollaro e l’azionario americano. Più si è concentrato l’investimento sul mercato italiano, più i rendimenti sono stati deludenti. L’investitore in Btp ha perso in media il 6% e l’investitore nell’azionario italiano ha perso in media tra il 12% e il 14%".



Passando ai Piani Individuali di Risparmio (PIR), Flax fa notare che sono stati lanciati oltre un anno e mezzo fa e hanno avuto un 2017 di grande successo in termini di adesioni e di raccolta. "Il focus geografico, quasi esclusivamente domestico, ha mostrato tutte le sue criticità nel corso del 2018. A prescindere dalla tipologia di fondo, infatti, le performance dei PIR oscillano in media tra il -6% e oltre il -20%" conclude.

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