L'ultima campagna pubblicitaria video di MoneyFarm finisce sul tavolo dell'Antitrust. L'ultimo spot, che pubblicizza i servizi del robo-advisor MoneyFarm in modo comparativo con i servizi tradizionali di consulenza finanziaria, che sta andando in onda in diversi canali televisivi, ha fatto infuriare la categoria dei consulenti finanziari. In particolare, nel mirino è finita la parte della conversazione tra i due protagonisti della pubblicità in cui si "insinua palesemente che i consulenti finanziari facciano il proprio interesse in luogo di quelli del cliente" si legge in una nota della segreteria generale della Federprom, che in merito è inerventua segnalando all'AGCM, l'autorità garante della concorrenza e del mercato, la campagna pubblicitaria promossa dalla società di robo-advisory e chiedendo che tale spot sia corretto o ritirato dal mercato. 

"Tali insinuazioni, peraltro palesi, sono lesivi di una categoria iscritta regolarmente all’Albo nazionale tenuto dall'OCF (Consob) e gestisce con professionalità, trasparenza ed onorabilità il proprio lavoro nell'interesse generale dei risparmiatori" prosegue la nota. Maurizio Bufi, presidente di Anasf, in un tweet scrive che "l'integrità del mercato finanziario si realizza quando gli operatori adottano comportamenti corretti, poi la concorrenza con i diversi modelli di business fa il resto. Anche la pubblicità comparativa deve rispettare questo paradigma".

ECCO IL VIDEO FINITO AL CENTRO DELLA POLEMICA