Tempo di lettura: 1min
4/3/2019 | Luca Guerrasio
Per tutto il 2018 e per il primo trimestre del 2019 il risparmio gestito ha subito una profonda trasformazione ed ha, di fatto, cambiato pelle. Si è partito da questo assunto nella conferenza organizzata da Sella SGR a cui hanno partecipato diversi player del settore. Nel corso della conferenza si sono registrati alcuni aspetti fondamentali tra cui l’aumento di richiesta di consulenti, la diminuzione dei costi dei prodotti e la compressione strutturale dei margini. La parola “sostenibilità” è certamente il punto cruciale su cui tutti i relatori si sono soffermati. Sostenibile dovrebbero essere i modelli di business di chi opera nel risparmio gestito così come nella consulenza finanziaria.
Ci si è interrogati sul ruolo del consulente chiedendosi se sarà obbligato a cambiare qualcosa nell’esercizio della sua professione e quali strumenti userà. Secondo Giovanni Papini, amministratore delegato UBS Global Asset Management Italia, “il mestiere del consulente è in costante evoluzione”. Ci si è chiesto, inoltre, se la professione del consulente abbia subito un taglio netto con il passato. Luigi Conte, vice presidente ANASF, non è di questo avviso e piuttosto registra “una prospettiva di crescita e di mutamento legata al cambiamento delle esigenze dei clienti”.
Nell’affrontare il tema delle nuove destinazioni, degli strumenti e delle competenze che il consulente dovrà perseguire, Conte si è focalizzato sulla relazione con il cliente sostenendo che: “sarà sempre più importante essere un ingegnere delle soluzioni per venire incontro alle esigenze specifiche dei clienti”. Carlo Giausa, direttore servizi di investimento e private banking Banca Sella Holding, sottolinea come “la consulenza patrimoniale sarà l’asset strategico del futuro”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie