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Bufi (Anasf):"Dalle reti ci aspettiamo supporto ai cf"

3/26/2020

Il presidente in una lunga lettera indirizzata ai consulenti finanziari e al mercato spiega cosa stia facendo l'associazione per fronteggiare questo periodo difficile


"All’inizio della fase di restrizioni, Anasf ha proceduto senza indugio a comunicare ai propri associati le regole da osservare per lo svolgimento della propria attività, mettendo al primo posto la priorità per la tutela della salute pubblica e di quella individuale. Abbiamo consigliato a tutti i consulenti di conformarsi in modo stringente alle regole dettate dalle istituzioni, limitando al minimo gli incontri con la clientela e al tempo stesso di implementare al meglio le potenzialità che, anche in quanto abilitati all’offerta fuori sede, consentono di intrattenere rapporti e relazioni con la clientela a distanza. Con i nuovi mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione, riusciamo così a garantire quella vicinanza alla clientela che è la cifra del nostro modello di servizio di consulenza" co queste parole Maurizio Bufi (nella foto), presidente dell'associazione, fa il punto sulle attività messe in campo per gestire il periodo di crisi generato dalla diffusione di Covid-19.

 

Bufi sottolinea che: "Un banco di prova importante riguarda l’azione che stiamo svolgendo nei confronti del legislatore relativo all’inserimento dei consulenti finanziari nel novero dei destinatari dei 600 euro previsti dal Decreto “Cura Italia”, a compensazione dello stop all’attività per il mese di marzo. Ciò in quanto, l’art.28 del testo di legge prevede che in presenza di enti di previdenza ed assistenza di secondo livello, come Enasarco nel nostro caso, siano essi a provvedere all’eventuale erogazione. Anasf ha contestato questo indirizzo, chiedendo al Ministero dell’Economia ed a quello del Lavoro l’interpretazione autentica della norma e di esplicitare l’inserimento dei cf tra i possibili beneficiari. Il Decreto è in fase di conversione in Parlamento e siamo confidenti di ottenere questo riconoscimento, al pari di altre tipologie di lavoro autonomo che pure sono ricompresi nel sussidio temporaneo".

 

Il presidente dice la sua anche su Enasarco: "Non solo per gli aspetti appena richiamati, che attengono a quelle iniziative di sostegno dell’ente agli agenti di commercio ed ai consulenti finanziari già deliberate dal CdA, in attesa di conoscere le modalità di utilizzo da parte degli iscritti. Siamo infatti impegnati nella gestione della fase che precede l’elezione dell’Assemblea dei Delegati, prevista dal 17 al 30 aprile prossimo. Tuttavia, dobbiamo fronteggiare una posizione di gran parte della rappresentanza delle organizzazioni presenti nell’ente di rinviare la competizione elettorale, con motivazioni del tutto strumentali e con il solo fine di temporeggiare e differire l’esito di un voto che potrebbe verosimilmente vederli soccombenti. Ricordo che Anasf fa parte di una coalizione insieme a Federagenti, Fiarc e Confesercenti, che si presenta unita alle elezioni con la sigla “Fare Presto! e fare bene”, che tutti i consulenti sono chiamati a sostenere".

 

"Stiamo intrattenendo rapporti con le Autorità di mercato, riguardo lo spostamento di alcuni adempimenti che riguardano gli obblighi di aggiornamento professionale e di formazione sia con la Consob, sia con l’Ivass e siamo confidenti sull’accoglimento delle nostre istanze. Quanto al termine per il versamento del contributo di vigilanza e di tenuta dell’Albo, l’Organismo dei Consulenti Finanziari, anche su nostra richiesta, ha prorogato il pagamento al 15 maggio prossimo" spiega Bufi nella lettera.

 

L'impegno inoltre nei confronti di inziative per valorizzare e promuovere la figura del consulente, auspicando che le reti facciano lo stesso: "È altresì auspicabile che le stesse reti prendano, in autonomia o congiuntamente, iniziative simili da loro finanziate, che come Anasf fin d’ora ci rendiamo disponibili a sostenere. Ci aspettiamo inoltre dai vertici delle reti iniziative celeri e significative di supporti economici concreti ai consulenti, per compensare il mancato guadagno dovuto alla perdurante impossibilità di intrattenere e sviluppare attività con la clientela, anche potenziale, attraverso forme di anticipazioni monetarie o comunque mettendo in campo risorse finanziarie". Bufi conclude infine sottolineando che: "In questa crisi dirompente dei mercati, i consulenti finanziari dimostrano una volta di più il loro livello di operatori qualificati, interpretando al meglio la relazione con la propria clientela, che attraversa come tutti una delicata fase di incertezza e di spaesamento, mitigata e gestita dal supporto professionale di tanti colleghi distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo riporta in superficie il tema del giusto riconoscimento del ruolo e dell’attività del consulente nell’ambito dell’industria dell’intermediazione e consulenza finanziaria, nonché della sua remunerazione, che va riproposto con forza alle società per conto delle quali operiamo; senza contare quanto sia rilevante in questi frangenti, aver condiviso con i risparmiatori le migliori pratiche della pianificazione e del metodo d’investimento, che hanno fatto dei consulenti dei portatori sani di educazione finanziaria".

 

Noi di Advisoronline.it avevamo contattato il presidente a metà marzo, in questa videointervista UPDATE che potete rivedere qui.

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