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Irap, indennità e contributi a fondo perduto per i CF

5/25/2020 | Daniele Riosa

Questo è quanto contenuto nel decreto Rilancio in discussione in Parlamento. Sul fronte DL liquidità, Anasf informa che alla Camera è stato dichiarato ammissibile un emendamento che consentirebbe ai soggetti iscritti al RUI di poter accedere ai 25mila euro di finanziamento garantiti dal Fondo di Garanzia


Il decreto Rilancio deve passare ancora l’esame del Parlamento ma contiene in sé delle misure che potrebbero supportare la professione del consulente finanziario in questo periodo di crisi sanitaria ed economica. Stefania Ballauco su MF-Milano Finanza del 23 maggio, riporta i punti essenziali che vanno in questa direzione.

Capitolo Irap (articolo 24)

E’ stato eliminato il versamento del saldo Irap del 2019, mentre resta dovuto l’acconto per lo stesso periodo d’imposta che si è versato nel corso del 2019 (che quindi non sarà rimborsabile o, se non versato, sa comunque da versare). Non è inoltre dovuto il versamento della prima rata dell’acconto Irap relativa al periodo d’imposta 2020. Ovviamente quanto non versato in sede di primo acconto quest’anno andrà versato l’anno prossimo in sede di pagamento del saldo relativo al periodo d’imposta 2020.

Indennità di 600 euro per il mese di aprile (articolo 84)

L’indennità di 600 euro prevista dall’art.28 del Cura Italia viene erogata anche per aprile 2020. Chi ha già ricevuto il bonus di marzo lo vedrà accreditato in automatico nei prossimi giorni sul sito dell’Inps.

Contributo a fondo perduto (articolo 25)

Il decreto prevede un contributo a fondo perduto anche per i CF. Questo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare minimo del contributo è di mille euro. In deroga alla condizione del calo del fatturato, il contributo a fondo perduto spetta in ogni caso (anche se non vi è stato calo del fatturato) ai CF cha hanno iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019 a coloro che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa in zone che prima dell’emergenza Covid-19 già versavano in stato di emergenza a causa di altri eventi, ad esempio quelli sismici.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2020 e dell’ammontare del mese di aprile 2019, come segue:
20% per il CF con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro nel periodo d’imposta 2019.
15% per i CF con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a un milione nel periodo d’imposta 2019.
10% per i CF con ricavi o compensi superiori a un milione e fino a 5 milioni nel periodo d’imposta 2019.

Per ottenere il contributo a fondo perduto, i CF dovranno presentare, esclusivamente online, un’istanza all’Agenzia delle entrate, con l’indicazione della sussistenza dei requisiti. Successivamente l’Agenzia emanerà un provvedimento con cui saranno definite le modalità di effettuazione della richiesta.

Intanto, come si legge sul sito dell’Anasf, che sta monitorando l’iter parlamentare del Dl liquidità, “nell'ambito dell’esame del Ddl di conversione in legge del DL Liquidità (C.2461), le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive alla Camera hanno respinto in seconda istanza gli emendamenti presentati dall’On. Zennaro (Gruppo misto) e Osnato (Fdi), che avrebbero chiarito senza alcun dubbio la possibilità da parte dei consulenti finanziari di richiedere i finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti dal Fondo di Garanzia. Tuttavia è stato dichiarato ammissibile un altro emendamento che consentirebbe ai soggetti iscritti al RUI - Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi (in cui figurano anche i consulenti finanziari) di poter accedere a questo tipo di finanziamento. In ogni caso, Anasf continuerà a perseguire tutte le strade ancora possibili per continuare questa battaglia e riconoscere anche ai consulenti finanziari l’accesso al Fondo di Garanzia. Si rimane ora in attesa di conoscere gli eventuali sviluppi della conversione in Legge del Dl Liquidità che dovrà avvenire entro l’8 giugno. Ulteriori aggiornamenti saranno tempestivamente comunicati sul sito Anasf”.

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