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Reti, non c'è consulenza senza il toolkit anti-covid

8/5/2020

Trasparenza, empatia, personalizzazione dell'offerta ma anche utilizzo di strumenti digitali. Il consulente del prossimo futuro secondo Cerulli Associates


Empatia e tecnologia. Un binomio tutt'altro che facile da far funzionare ma mai come oggi necessario. Soprattutto quando si parla di consulenza finanziaria. Lo sanno bene i professionisti dell'industria che nell'ultimo semestre hanno dovuto affrontare un evento inaspettato e destabilizzante come la pandemia da Covid-19.

"Gli investitori cercano un consulente che offra trasparenza, rassicurazione e assistenza personalizzataSecondo la ricerca di Cerulli, il 56% delle famiglie di investitori classifica la trasparenza nelle interazioni come estremamente importante nella scelta di un consulente. Più della metà (51%) delle famiglie di investitori considera un consulente che si prende il tempo necessario per comprendere i bisogni, gli obiettivi e la predisposizione al rischio come un criterio estremamente importante" spiega l'analista senior Marina Shtyrkov.

 

Insomma ora o mai più. L'andamento dei mercati e la volatilità stanno offrendo un'occasione senza precedenti ai consulenti per dimostrare il loro reale valore.

Secono Shtykrov i professionisti dovranno essere capaci di apportare chiarezza e non aggiungere altro rumore di sottofondo alle tante notizie quotidiane che gli investitori già ricevono. Per fare questo potranno dotarsi di strumenti sempre più sofisticati e digitali per comprendere con quale cadenza e quale tipo di messaggio personalizzato veicolare per migliorarne l'efficacia. 

Qualche esempio utile per comprendere a che punto di questo processo ci troviamo. Nel 2019, secondo i dati raccolti da Cerulli, il 70% dei consulenti ha dichiarato di utilizzare la tecnologia della firma elettronica e un ulteriore 13% aveva in programma di incorporarlo entro il 2021. Allo stesso modo, il 60% dei consulenti utilizzava la gestione dei documenti o l'archiviazione nel cloud e l'11% ha previsto l'aggiunta di questi strumenti. L'ambiente virtuale per molti consulenti ha messo in evidenza le carenze digitali della loro azienda e, di conseguenza, ha accelerato il progresso di tali iniziative tecnologiche.

 

"Assistendo i clienti in condizioni difficili - e inaspettate - tramite tecnologie digitali di recente adozione, i consulenti possono dimostrare l'importanza di disporre di un solido piano finanziario", aggiunge Shtyrkov. "Coloro che hanno successo nel farlo rendereanno i propri clienti soddifatti e questi, a loro volta, ne parleranno con soddisfazione alla loro rete". 

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