Ha assunto la responsabilità del reclutamento della banca a dicembre ma Marco Ferrari, national recruiting manager di Banca Widiba, ha le idee chiare su come far crescere la rete e quali sono gli elementi che rendono la banca digitale così attrattiva nei confronti dei consulenti finanziari.

 

Quali sono gli elementi vincenti della vostra strategia di recruiting?

 

Banca Widiba è una realtà molto attenta alle dinamiche di reclutamento e gli aspetti che la rendono fortemente attrattiva per i candidati sono diversi e molto articolati. L’elemento di forza è sicuramente rappresentato dal nostro modello di banca digitale, che suscita un forte appeal nelle persone più dinamiche: dai consulenti finanziari esperti, che riconoscono un grosso vantaggio per la professione grazie ad una relazione con il cliente più semplice, alle giovani generazioni, che vedono nel digitale una soluzione di interazione innovativa. La banca dispone di una piattaforma all’avanguardia, uno strumento che consente di alleggerire e snellire il lavoro di tutti i nostri collaboratori: un consulente finanziario in Banca Widiba, per esempio, potrebbe non dover conservare alcun documento cartaceo in quanto abbiamo digitalizzato proprio tutto (dall’apertura del conto corrente al fondo pensione fino al mutuo casa). Allo stesso tempo, laddove il cliente volesse usufruire di una modalità di interazione più tradizionale, il consulente si troverà comunque a suo agio nell’utilizzo di un processo ugualmente semplice ed efficiente. La nostra è una banca che mette veramente al centro del proprio modello il consulente finanziario, il quale non ha alcun budget di prodotto e opera in architettura aperta, e le esigenze dei clienti. Potrebbe sembrare uno slogan ma Banca Widiba è un unicum nel sistema delle reti, in quanto non ha una SGR di casa e ha la percentuale di prodotti di terzi in portafoglio più alta in assoluto rispetto ai competitor. Questo si traduce in una reale libertà dei nostri consulenti finanziari nel suggerire le soluzioni di investimento più adeguate e nel collocare ciò che ritengono sia a favore del proprio cliente. Inoltre, disponiamo di un’ampia gamma di servizi, compresi quelli più complessi per la clientela private.

 

Quali sono gli obiettivi di reclutamento della banca?

Non ci siamo posti un obiettivo unico sul fronte del reclutamento ma andremo a inserire sia professionisti senior sia giovani talentuosi alla prima esperienza. Pensiamo, inoltre, di poter essere attrattivi anche per i bancari che intendono approcciarsi alla libera professione e siamo interessati anche a figure manageriali, che siano motivate ad aprire dei nostri centri in aree in cui non siamo fortemente rappresentati o coperti.

 

Per le donne e i giovani la vostra realtà ha pensato a programmi ad hoc?

 

L’attenzione alla componente femminile è da sempre molto importante per Banca Widiba che già presenta un programma specifico denominato “WOW - Women of Widiba" e che si traduce in una serie di servizi e attenzioni nei confronti delle donne della nostra rete ma non solo, anche delle colleghe di sede. Vorremmo chiudere l’anno con almeno il 30% di donne inserite, fatti 100 gli inserimenti totali, e posso anticipare che già in questo primo scorcio d’anno siamo sopra questa percentuale.

Quanto ai giovani, abbiamo puntato su questo tipo di ricerca dopo aver approfondito il modello di servizio che possiamo proporre loro: riteniamo che non sia sufficiente un semplice inserimento e che sia importante porre le giuste condizioni per il successo e la progressiva crescita di una risorsa junior. Per questo, abbiamo pensato a un sistema che coniughi le migliori expertise e i talenti con un percorso formativo e di affiancamento a dei coach. Associo questa modalità un po’ all’apprendistato che si sviluppa nella pratica forense. Bisogna garantire che la risorsa junior possa imparare da tutta l’esperienza di una figura senior e che quest’ultimo si prenda carico del giovane e lo accompagni nel suo processo di crescita. Perché il semplice lavorare in maniera digitale o smart è sicuramente una condizione ottimale per mettere il giovane in condizione di sviluppare le proprie capacità e il proprio talento, ma da sola non basta.

 

 

Vi interessano anche i giovani da avviare alla professione?

 

I neofiti rappresentano un sotto-target dei junior. Il nostro target primario resta composto da tutti quei giovani che hanno già superato l’esame e che si vogliono misurare con un’esperienza diretta.

Per quanto riguarda il target dei nuovi iscritti, stiamo preparando un nuovo percorso dedicato a loro, per offrire soluzioni che ci permettano di assisterli e affiancarli in maniera adeguata. Ancora una volta, ci siamo posti degli obiettivi: fatto 100 i nuovi ingressi totali ci aspettiamo un 20% di giovani e devo dire che, anche qui, in questo primo trimestre, siamo già in linea con quanto ci siamo prefissati.

 

Come si è evoluta la vostra strategia di recruiting dopo l'esperienza pandemica?

L’esperienza pandemica ha avuto degli effetti anche nella selezione del personale, orientandola maggiormente verso un tipo di comunicazione a distanza. Non tutte le aziende hanno creduto che questa modalità potesse diventare stabile. Banca Widiba lo ha fatto e non ha perso l’opportunità di continuare alacremente nell’attività di selezione, forte dei contenuti che è in grado di trasmettere, al di là della forma utilizzata. L’aspetto di comunicazione a distanza è perfettamente coerente con il nostro modello di banca digitale e i risultati ci hanno dato ragione: la pandemia non ha rallentato il nostro processo selettivo anzi, paradossalmente per noi l’attività di selezione ha subito una vera e propria accelerata.