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Convention B.Mediolanum, Tombolato: ora è il tempo di Massimo e Sara

5/15/2023 | Daniele Barzaghi

Il racconto dalla riunione dei 4.381 cf del gruppo, la prima senza il fondatore Ennio Doris. E le nuove soluzioni di investimento.


“Noi. Nati per essere grandi” è il titolo scelto da Banca Mediolanum per la convention 2023, la prima dopo quattro anni, la prima dopo il Covid, la prima dopo la scomparsa del fondatore Ennio Doris.

 

Un video di racconto della storia del gruppo e dei principali eventi degli ultimi 40 anni, accompagnato da un deejay in consolle a centro palco, ha aperto la riunione dei 4.381 consulenti finanziari in Italia (di cui 666 private banker e 125 wealth manager, ndr) radunati al Pala Alpitour di Torino.

 

Tra il suono delle vuvuzelas e “A kind of magic” dei Queen sono le immagini del territorio, rappresentato dagli 11 area manager, poi affiancati dalla dirigenza di Banca Mediolanum ad avviare la narrazione della rete, con il presidente Giovanni Pirovano,  la vicepresidente Sara Doris, il direttore generale Gianluca Bosisio, il direttore commerciale Stefano Volpato e, infine, l’amministratore delegato Massimo Doris a occupare per primi il palco.

 

E, inevitabilmente, le prime parole del numero uno del gruppo di Basiglio sono rivolte al fondatore, Ennio Doris, “assente fisicamente, ma presente in ognuno di voi”, afferma, con voce commossa, rivolto alla platea. Prima che si alzi il sipario e inizi a suonare e cantare una orchestra di 25 elementi. E parte la prima standing ovation.

 

La seconda avviene un paio di minuti dopo, quando a salire sul palco è Lina Tombolato, moglie di Ennio Doris, affiancata dai due figli, Massimo e Sara.

 

“Io c’ero dal primo uomo che Ennio ha reclutato e sembra irreale vedervi oggi, così numerosi, così grandi” afferma Tombolato, sulle note di Uomini Soli dei Pooh. “Mi sento così forte e coraggiosa, perché non c’è più lui a proteggermi. Mi sento una corazza, che penso sentiate anche voi. Onesta, amore, lealtà e aiuto l’uno verso l’altro sono i valori che Ennio ci ha trasmesso. Ora è il tempo di Massimo e Sara” conclude, cedendo la parola al figlio che ringrazia in particolare lo staff della sede centrale e i colleghi di Spagna e Irlanda, questi ultimi guidati da Furio Pietribiasi.

 

I discorsi individuali sul palco sono stati quindi aperti da Stefano Volpato. “Il romanzo di ciascuno di noi è formato da pagine più facili da scrivere e pagine più difficili. E queste ultime sono le più importanti. In una precedente convention, il 9 marzo 2009, Ennio Doris si era inchinato di fronte a voi” ricorda il direttore commerciale rivolto ai consulenti in platea. “E aveva detto: ‘saluto gli eroi’. E urlato ‘io non ho paura’ ”.

 

“Era il termine giusto, perché il vostro mestiere è combattere la paura degli investitori. E da quella data iniziò uno dei cicli rialzisti più importanti. Abbiate ben presenti la teoria del Golden Circle, il cerchio d’oro di Simon Sinek: i clienti non comprano il vostro prodotto, non acquistano il cosa, e nemmeno il come. Comprano il perché: comprano il perché voi glielo proponete”.

“Non è come si lavora. È come si vive” interviene un video di Ennio Doris. “Un consulente non è un creatore di asset allocation” riprende la parola Volpato. “Il banker racchiude tre caratteristiche: competenze tecniche, relazionali ed emotive. Noi lavoriamo coi bisogni – e con quelli non si scherza – e con le aspirazioni”.

 

“Quella di queste settimane non è una crisi bancaria. È una crisi di banche. Non è un gioco di parole: oggi non è in dubbio la tenuta del sistema” prende la parola Vittorio Gaudio, direttore Asset, private e wealth management di Banca Mediolanum, riportando all'attualità dei mercati. “Anche il percorso delle banche centrali è chiaro. Le banche centrali stanno rallentando il rialzo dei tassi. Ed è prevedibile una fase di pausa e magari anche, speriamo, dei ribassi”.

 

 

LE NUOVE STRATEGIE 

 

E arriva il momento delle tre nuove soluzioni di investimento proposte dai top manager alla rete: i fondi Mediolanum Future Sustainable Nutrition, il Mediolanum India Opportunities e il Mediolanum Global Equity Style Selection.

 

Il Mediolanum Future Sustainable Nutrition, gestito insieme a Pictet e BlackRock, punta a catturare i cambiamenti strutturali legati a lotta alla fame, sicurezza alimentare e migliore nutrizione, promuovendo un’agricoltura sostenibile. È una strategia azionaria tematica globale, con un obiettivo di investimento sostenibile conforme all’articolo 9 del regolamento Sfdr. Ha un grado di rischio 4, in una scala da 1 a 7.

 

Il Mediolanum India Opportunities, gestito insieme a Goldman Sachs, Nordea e 3600NE, mira a cogliere le opportunità delle novità in atto oggi in India. È una strategia azionaria geografica, senza caratteristiche settoriali, focalizzata però su consumi, digitalizzazione e esternalizzazione della produzione nel Paese. Ha un grado di rischio 4, in una scala da 1 a 7.

 

Il Global Equity Style Selection, gestito insieme a Aziom Investments, Artisan Partners, Pzena, Sanders Capital, Guardcap e Stonepime, vuole invece investire in maniera più efficiente nel mercato azionario, attenuando la ciclicità di questa asset class. È una strategia azionaria globale, gestita attivamente e senza una caratterizzazione settoriale, ideata per beneficiare di un mix di stili Value, Growth e Quality.  

 

L'intervento del direttore commerciale si conclude con l'annuncio di nuovi tassi annui lordi da proporre ai correntisti.

 

Con la soluzione Double Chance, dal 19 maggio al 30 settembre, infatti, la banca riconoscerà sugli importi presenti sul conto e non ancora investiti una remunerazione fino al 5% annuo lordo per gli investimenti azionari di almeno 25.000 euro e fino al 4% annuo lordo per gli investimenti obbligazionari di almeno 15.000 euro.

 

Con la soluzione Doppio Valore, invece, nel medesimo lasso temporale, sottoscrivendo nuovi investimenti in prodotti di risparmio gestito, si potrà ottenere un tasso annuo lordo del 5% sui nuovi depositi a tempo della durata di sei mesi, d'importo minimo di 5.000 euro e massimo pari al valore dei nuovi investimento.

 

 

LA PROSSIMA GENERAZIONE

 

Di nuovo sul palco, l'amministratore delegato Massimo Doris, sceglie la via dei numeri per galvanizzare la platea di family banker mostrando i numeri da inizio anno e rivendicando i primati ottenuti sulle altre grandi reti (qui i numeri presentati in dettaglio), ma ben presto l'attenzione va al tema dei giovani consulenti.

 

“Per un giovane iniziare da zero l’attività di consulente finanziario è difficilissimo, quasi impossibile” prosegue il ragionamento Doris, anche durante la pausa pranzo insieme alla stampa specializzata.

 

“La nostra via per inserire giovani, il progetto Next, passa dall’affiancamento ai senior banker più capaci, a loro supporto, per risolvere mansioni più semplici ma che richiedono grande tempo. La banca paga al giovane uno stipendio base di 25.000 euro lordi più premi per le migliori performance ma il grosso della retribuzione è rappresentato da una percentuale degli introiti del collega mentore. E i senior sono lieti di questo affiancamento, essendo riusciti spesso a raddoppiare il numero clienti o, perlomeno, di appuntamenti”.

“Oggi contiamo 135 banker consultant e puntiamo ad averne 225 entro la fine dell’anno. È un progetto cui tengo particolarmente” prosegue Doris. “E dall’analisi dei risultati dei primi 45 senior banker affiancati – per i quali abbiamo abbastanza mesi di monitoraggio – abbiamo riscontrato un deciso aumento della produttività. Alcuni senior banker ci hanno già chiesto un secondo consultant”.

Mettersi innanzitutto nei panni di questi ragazzi è l’approccio segnalato anche dal direttore commerciale Stefano Volpato: “I giovani oggi chiedono tre cose: innanzitutto autonomia nella gestione del tempo, mentre prima pensavano subito alla remunerazione. Poi desiderano lavorare per obiettivi chiari. E infine, fondamentale, vogliono vedere un senso etico in quello che fanno”.

“È un’epoca nuova, con nuovi problemi e diverse sensibilità” conclude il numero uno della rete, “e anche i professionisti devono liberarsi della vecchia forma mentis che poteva invece essere adatta quando io ho iniziato questo mestiere, 30 anni fa”.

 

 

IL RICHIAMO AI PERCHE'

 

I "perchè" che devono muovere l'azione dei consulenti finanziari, emersi in diverse sottolineature dell'intera convention, sono al centro anche del discorso finale dell'amministratore delegato Massimo Doris.

"Volete saper i miei perchè? Perchè continuo a guidare questa azienda?" interroga la platea. "Il senso del dovere, prima di tutto. Uno dei valori insegnatomi da mia madre e da mio padre".

"Poi me lo fa fare il guardarmi ogni mattina alla specchio e vedere una persona che ancora stimo. Un terzo perchè è l'esempio che voglio trasmettere ai miei figli".

"E, infine, senza dimenticare i motivi finora elencati, il più importante è" si interrompe Doris, trattenendo un po' di magone, "il voler rendere orgoglioso mio padre", alza la voce per concludere la frase, confortato da un'ultima standing ovation dei 4.381 consulenti finanziari.

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