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Banche furbette a due velocità

7/29/2023 | Art-Noc*

Leggendo i bilanci annuali e le trimestrali più recenti degli istituti di credito balza all’occhio la strategia che potremmo chiamare “smarter for longer”.


Leggendo i bilanci annuali e le trimestrali più recenti degli istituti di credito balza all’occhio che in questo periodo vengono sbandierati risultati molto positivi per quanto attiene il margine di interesse, ovvero il dato più tradizionale e caratteristico delle banche, cioè, per semplificare, la differenza tra il tasso medio della raccolta e quello degli impieghi. Se non è un mistero per nessuno che in periodi di tassi più alti le banche fanno utili più elevati (e viceversa), soffermandoci su questo ultimo anno in particolare, scopriamo presto che le banche stanno giocano la partita del rialzo dei tassi in maniera davvero “furbetta”.

 

Nei periodi di marcata discesa dei tassi le banche sono estremamente celeri, quasi fulminee nell’abbassare i saggi di interesse attivo dei conti correnti dei clienti. Campioni di reattività! Alcune hanno persino introdotto in tempi di tassi negativi un disincentivo a detenere liquidità sui conti correnti, salvo poi ritirare di fretta e furia l’iniziativa.

 

Nei periodi di tassi al rialzo, come quello attuale, invece, le banche perdono magicamente la memoria di quanto possano essere veloci e si “dimenticano” per lunghissimi periodi di adeguare i tassi attivi dei conti correnti dei clienti, che oggi, con il tasso ufficiale di rifinanziamento della zona Euro al 4,25%, giacciono nella quasi totalità dei casi ancora a 0%. Infruttiferi!

 

Considerando che la maggior parte delle attività bancarie, (i prestiti di varia natura alla clientela), sono invece indicizzati a parametri che si adeguano automaticamente, diventa una bella forbice dei tassi pasciuta! Come termine di paragone ricordiamoci inoltre che se una banca deposita a sua volta denaro presso la BCE, riceve ad oggi il 3,75%, e le banche hanno anche sofisticate metodologie per gestire il rischio di tasso di interesse attraverso strumenti derivati.

 

Considerando infine che da svariati anni la quantità di denaro che giace inoperosa sui conti correnti è semplicemente mostruosa, immagino i nostri banchieri fregarsi le mani ad ogni annuncio di un nuovo rialzo dei tassi della BCE. Se è finito il periodo “lower for longer” riferito ai tassi ufficiali, è probabilmente iniziato il “lower for longer” dei conti correnti dei clienti, che io chiamerei “smarter for longer”.

 

 

* ART-NOC è lo pseudonimo di un esperto manager italiano che da oltre 25 anni lavora nell'industria finanziaria internazionale e non ha mai smesso di osservarla con curiosità e con un approccio costruttivamente critico. 

I pareri contenuti negli articoli a firma ART-NOC sono espressione dell’opinione personale e indipendente dell’autore.

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