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Banca Generali: crescono utile e raccolta. Masse gestite da record

5/9/2024 | Daniele Riosa

L’a.d. e d.g. Mossa, commentando la trimestrale, sottolinea che “la recente nuova organizzazione della rete sta creando nuove opportunità e facilitando la valorizzazione delle competenze, a vantaggio anche delle politiche di reclutamento che ci vedono protagonisti come polo catalizzatore di talenti”


Banca Generali archivia il primo trimestre del 2024 con numeri in decisa crescita. Come si legge in un comunicato dell'istituto, il consiglio di amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati  consolidati al 31 marzo 2024.

Il primo trimestre del 2024 si è chiuso con un utile netto consolidato di 122 milioni di euro, in aumento del 47% rispetto agli 83,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato beneficia della forte crescita delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno raggiunto il nuovo massimo assoluto di €96,8 miliardi, in aumento del 13% rispetto al primo trimestre del 2023. Viene confermata poi l’attenzione alla redditività ricorrente, frutto del lavoro di sviluppo delle commissioni ricorrenti, della diversificazione dell’offerta e della gestione attenta dei costi operativi, che non sacrifica l’innovazione tecnologica e i progetti strategici, pur mantenendo un fermo presidio di fronte alla dinamica inflattiva. L’utile netto ricorrente si è infatti attestato a 82 milioni, in aumento del 6% su base annuale.

Sul risultato ha influito positivamente anche la ripresa dei mercati finanziari, in particolare quelli azionari che hanno spinto l’utile variabile a 40 milioni (a fronte dei 6,1 milioni realizzati nel 1Q 2023), in scia alla performance netta generata dagli investimenti nel periodo. Guardando alle principali voci di bilancio si segnala: Il margine di intermediazione è salito a 256,6 milioni contro i 193,2 milioni del primo trimestre 2023. Il risultato ha beneficiato del forte contributo del margine finanziario (€83,9 milioni, +12,0%) e delle commissioni nette ricorrenti (118,3 milioni, +4,5%). Nello specifico, il margine d’interesse è aumentato del 12% a 79,4 milioni, per effetto del miglioramento dei rendimenti degli attivi finanziari che hanno potuto contare su una strategia incentrata sul reddito fisso con una duration sempre molto corta (1,1 anno) e su tassi superiori al passato.

Le commissioni lorde ricorrenti sono cresciute del 7,9% a 256,8 milioni, con le seguenti dinamiche:

‒ le commissioni di investimento sono aumentate del 4,7% a €219,1 milioni, beneficiando della ripresa delle commissioni lorde di gestione (€207,3 milioni, +3,7%) e dell’accelerazione della componente legata alla consulenza evoluta (€11,8 milioni, +25,4%);

‒ le altre commissioni ricorrenti (bancarie, di negoziazione e d’ingresso) sono salite del 30,7% a 37,8 milioni, beneficiando del forte aumento dei volumi nel risparmio amministrato del periodo e delle molteplici iniziative di diversificazione dall’offerta di prodotti e servizi lanciate negli ultimi anni.

A queste voci si è aggiunto il contributo dalle commissioni variabili, pari a 54,4 milioni nel periodo (5,0 milioni nel 1Q 2023), per effetto dell’andamento positivo dei mercati e della performance netta generata per i clienti. I costi operativi sono stati pari a 68,3 milioni (+7,2% nei 12 mesi), di cui 1,5 milioni legati ad oneri straordinari. I costi operativi ‘core’ sono invece stati pari a 61,0 milioni, (+6,3% a/a), mostrando una dinamica in linea con la guidance del piano triennale 2022-2024 pur tenendo conto di:

‒ 0,9 milioni legati al rinnovo del Contratto Nazionale del settore del Credito

‒ 2,9 milioni legati a BG Suisse e al progetto di sviluppo sul mercato svizzero

L’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è scesa a 28bps (30bps a fine 2023), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, è risultato pari al 33,0% (34,9% a fine 2023 e 33,2% nel primo trimestre 2023), confermando in entrambi i casi un miglioramento su livelli da best practice del settore. Nel trimestre sono stati contabilizzati accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per 27,6 milioni contro i 15,1 milioni dello scorso anno. La variazione tiene conto dell’integrale stanziamento del contributo al fondo Interbancario di tutela depositi (FITD) pari a 10,4 milioni contro i 6 milioni contabilizzati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio a favore dell’ultima quota del Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund). Si rileva inoltre un netto incremento degli accantonamenti ai fondi attuariali saliti a 5,1 milioni (-1,3 milioni nel 1Q 2023) per le dinamiche legate alla crescita dei portafogli e per la riduzione del tasso di attualizzazione. Il tax-rate del periodo si è attestato a 24,2%, in calo rispetto al 27,4% del corrispondente periodo dello scorso anno, principalmente per l’aumento dell’incidenza del risultato realizzato da giurisdizioni estere legato alla maggiore componente di commissioni variabili.

A livello patrimoniale, Banca Generali conferma la solidità dei propri parametri regolamentari con il CET1 ratio al 20,0% e il Total Capital ratio (TCR) al 21,2%. I coefficienti patrimoniali sono aumentati di 2,2 punti percentuali rispetto ai livelli di fine 2023; di cui 1,5 punti percentuali legati all’ottimizzazione dell’analisi delle garanzie date come collaterale nell’attività di credito. Alla crescita dei coefficienti patrimoniali ha poi contribuito la componente degli utili trattenuti, dopo aver stimato un pay-out totale dell’87% dell’utile generato nel trimestre - corrispondente ad un pay-out dell’80% dell’utile ricorrente e del 100% dell’utile non ricorrente - secondo le linee guida definite per la dividend policy alla presentazione del piano strategico triennale 2022-2024.

I coefficienti patrimoniali si posizionano dunque su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP e pari all’8,0% per il CET1 ratio e al 12,3% per il TCR. Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 5,7%, ben al di sopra del minimo regolamentare. Infine, si confermano elevati gli indicatori di liquidità della banca: LCR-Liquidity Coverage ratio al 343% (dal 335% nel 2023) e il NSFR-Net Stable Funding ratio al 205% (da 214% nel 2023).

Le date di distribuzione del dividendo già approvato di €2,15 per azione (corrispondente ad un pay- out totale del 77% dell’utile consolidato dell’esercizio 2023) saranno le seguenti:

▪ €1,55 per azione con data di stacco il 20 maggio 2024; record date 21 maggio 2024, data di pagamento 22 maggio 2024

▪ €0,60 per azione con data di stacco il 24 febbraio 2025; record date 25 febbraio 2025, datadi pagamento 26 febbraio 2025

Le Masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti da Banca Generali sono cresciute del 12,6% a 96,8 miliardi a fine marzo, raggiungendo un nuovo massimo storico (+4,3% da inizio anno). Il risultato è stato trainato dai solidi volumi nella raccolta netta e della performance positiva degli attivi con la ripresa dei mercati quest’anno.

Nello specifico, gli Assets under Investment hanno registrato un incremento nel primo trimestre del 2024 del 3,8% a 65,3 miliardi, arrivando a rappresentare il 67,5% delle masse totali. Tale progresso è stato favorito dalla crescita delle soluzioni gestite a 44,9 miliardi (+4,1% da inizio anno). Tra queste, si segnalano i contenitori finanziari (11,1 miliardi, +5,6% da inizio anno) e i fondi di casa (10,7 miliardi, +5,6% da inizio anno), entrambi prodotti gestiti in-house nel gruppo Banca Generali. Alla crescita degli Assets under Investment ha inoltre contribuito il positivo risultato degli attivi AUC e Banking in consulenza evoluta, che si sono attestati a 5,9 miliardi, in aumento dell’8,4% da inizio anno.


Gli Altri Attivi sono risultati pari a 31,5 miliardi, in rialzo del 5,2% da inizio anno per la crescita dei Conti Amministrati (AUC) non legati a consulenza evoluta, a fronte di Conti Correnti sostanzialmente stabili. I Conti Amministrati non legati a consulenza evoluta hanno raggiunto i 21,7 miliardi a fine marzo (+8,3% da inizio anno), mostrando una normalizzazione nel trend di reimpiego della liquidità in eccesso in titoli obbligazionari. Si precisa infine che, complessivamente, le Masse in Consulenza Evoluta a fine marzo ammontavano a 10,1 miliardi (+28,3% a/a, +5,0% da inizio anno), corrispondenti ad una incidenza sulle masse totali del 10,4% (dal 10,3% di fine 2023). Con riferimento alla società di gestione lussemburghese, si segnala che le masse che fanno capo a BGFML sono aumentate a 21,4 miliardi (+11,9% a/a, +4,7% da inizio anno). 

Infine, le masse ESG sono cresciute a 18,9 miliardi pari al 42,1% delle soluzioni gestite al 31 marzo 2024 (+4,5 punti percentuali da inizio anno). L’incremento delle masse ESG tiene conto dell’ampiamento del perimetro di fondi analizzato, al netto dei prodotti usciti dal perimetro, per circa 1,8 miliardi. La raccolta netta totale del primo trimestre 2024 è stata pari a 1,6 miliardi, in crescita dell’8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, mostrando un progressivo miglioramento nel mix di prodotto grazie all’incremento della domanda di prodotti e servizi di investimento. Infatti, i flussi negli Assets under Investment si sono attestati a 651 milioni nel periodo, in forte crescita rispetto a 109 milioni dell’esercizio precedente, sostenuti soprattutto dal progresso dei contenitori finanziari (286 milioni, +83% a/a) e dal positivo andamento dei fondi di casa (107 milioni nel trimestre) grazie al lancio di nuove linee di investimento.

I flussi negli Altri Attivi, pur confermandosi significativi in valore assoluto a 998 milioni nel trimestre, hanno mostrato una contrazione rispetto ai 1,4 miliardi del corrispondente periodo dello scorso anno (-29%) a seguito della minore domanda di prodotti di risparmio amministrato.

La raccolta netta ad aprile si è attestata a 644 milioni (+35% a/a) portando il totale cumulato da inizio anno a 2,3 miliardi (+15% a/a). La composizione della raccolta del mese conferma il trend di miglioramento della qualità con un forte progresso delle soluzioni gestite la cui raccolta nel mese è stata pari a 254 milioni, quasi il 60% del totale di 439 milioni realizzati da inizio anno in questo segmento. Tra le soluzioni gestite, i contenitori finanziari e i fondi di casa si confermano i più richiesti. I contenitori finanziari hanno realizzato una raccolta di 135 milioni nel mese (421 milioni da inizio anno) grazie alla personalizzazione e ai buoni risultati generati. I fondi di casa seguono a ruota tra i prodotti maggiormente richiesti con 127 milioni di raccolta nel mese (234 milioni da inizio anno) compensando la debolezza dei fondi di terzi nel periodo. Al risultato positivo delle soluzioni gestite hanno poi contribuito i contenitori assicurativi con 53 milioni nel mese evidenziando i primi segnali di ripresa da inizio anno. Gli altri attivi, amministrati e in liquidità (non assistiti da consulenza evoluta), hanno mostrato una raccolta pari a 390 milioni (1,4 miliardi da inizio anno) anche grazie alla costante acquisizione di nuova clientela.

L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha sottolineato che si tratta di “un risultato molto forte frutto della crescita in tutte le principali aree di business, confermata anche dagli ottimi risultati commerciali di aprile. Stiamo intercettando la progressiva ripresa della domanda di consulenza e diversificazione grazie alla vicinanza dei nostri banker e alla qualità della nostra offerta, in continuo aggiornamento, come dimostrano i numeri in ascesa delle soluzioni di investimento e i flussi positivi dalla nostra sicav Lux IM. La recente nuova organizzazione della rete sta creando nuove opportunità e facilitando la valorizzazione delle competenze, a vantaggio anche delle politiche di reclutamento che ci vedono protagonisti come polo catalizzatore di talenti. Abbiamo nel mirino i target del piano triennale e stiamo gettando le basi per aprire un nuovo importante ciclo di crescita forti del nostro rapporto privilegiato con le aziende e gli imprenditori, oltre che dell’impegno nei dati e nello sviluppo di nuovi canali commerciali”.

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