Nell’ambito del proprio impegno nella Water Defenders Alliance di LifeGate, Fineco ha consegnato oggi ai responsabili del Marina Santelena di Venezia un kit per l’assorbimento degli idrocarburi dalle acque del porto. All’evento, organizzato dall’Area Manager Fineco Ottavio Corali e dal suo team, hanno preso parte i rappresentanti del Marina Santelena di Venezia, Lajal Andreoletti, responsabile progetti ambientali di LifeGate, il biologo marino Emilio Mancuso, Presidente di Verdeacqua e Alessandro Taini, CEO T1 Solutions, realizzatori della tecnologia da loro brevettata su cui si basano i kit.

Composti da spugne riutilizzabili idrofobe e oleofile, i kit permettono di prevenire, raccogliere e stoccare gli oli grazie a strumenti che consentono di strizzare le spugne recuperando fino al 100% degli idrocarburi catturati nelle acque portuali che potranno poi essere conferiti nella raccolta degli oli esausti e riutilizzati in alcuni cicli produttivi in ottica di economia circolare.

Lajal Andreoletti, Responsabile progetti ambientali di LifeGate “Siamo orgogliosi di mettere in acqua, per la prima volta, la soluzione idrocarburi nell’ambito della Water Defenders Alliance. Crediamo che, insieme alle altre soluzioni inaugurate oggi al Marina Santelena di Venezia, possa fare la differenza, non solamente grazie ai risultati che produrrà il suo utilizzo, ma ancor di più mettendo al centro l’importanza di adottarem comportamenti sempre virtuosi, a terra e in mare, affinchè ognuno possa e debba essere parte della soluzione e protagonista nella difesa del nostro mare”.

Sono stati inoltre distribuiti 100 kit ai diportisti con un posto barca al Marina, che potranno così contribuire in prima persona a preservare la salute delle acque, evitando possibili sversamenti accidentali causati ad esempio dalla pulizia delle acque di sentina, dalla manutenzione del motore e dal rifornimento. Utilizzando le spugne date in dotazione al Marina e ai diportisti, considerando la loro capacità di essere utilizzate fino a 200 volte, l’impatto potenziale sulla salute del mare è molto consistente, stimato in una raccolta di circa 150 milioni di chilogrammi di idrocarburi, pari cioè al pieno di benzina di oltre 5.300.000 auto utilitarie.

Fabrizio Lingesso, Direttore Marketing Fineco: “Siamo fieri di essere la prima azienda in Italia a sostenere l’uso di questa nuova tecnologia per la salvaguardia delle acque, iniziando proprio da una città simbolo come Venezia. L’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente i porti ma anche la comunità che vive il mare ogni giorno, sensibilizzandola verso comportamenti più responsabili. È un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore e che rispecchia fortemente il dna della nostra banca, basato su innovazione e applicazione della
tecnologia come acceleratore di soluzioni sostenibili in tutti gli ambiti”.

All’evento hanno preso parte anche alcuni clienti della banca dell’area del Veneto, che hanno potuto ascoltare direttamente dai protagonisti i dettagli del progetto e assistere a una dimostrazione pratica dell’utilizzo dei kit e del Pixie Drone, il drone in grado di catturare per ogni missione fino a 60 Kg di macro-detriti galleggianti nei porti. Nel Marina Santelena Fineco ha anche adottato un Seabin, il dispositivo in grado di recuperare all’anno circa
500 Kg di rifiuti galleggianti, incluse plastiche e microplastiche, dalla superficie del mare.