Poste Italiane punta ad aumentare i ricavi del 3% nel prossimo quadriennio, secondo il Piano strategico 2024-2028 presentato questa mattina dall’a.d. Matteo Del Fante (in foto). 

La società, che si definisce “la più grande piattaforma ‘phygital’ che connette cittadini, aziende e pubblica amministrazione”, con oltre 13.000 uffici postali, 51.000 punti della rete di terzi, 6,9 miliardi di interazioni annuali e 12 milioni di wallet di pagamenti digitali, ha anche esplicitato quelli che sono i propri numeri nell’ambito della consulenza finanziaria.

Innanzitutto il mercato è diviso in quattro fasce. 

Il primo livello, “Mass”, che oggi pesa per 60 miliardi di euro, comprende 26 milioni di clienti con masse inferiori ai 100.000 euro ed è oggi servita dagli sportellisti; il secondo livello, “Upper mass”, che pesa per 202 miliardi, comprende 8,2 milioni di clienti con masse inferiori ai 100.000 euro ed è oggi servita da 4.700 financial advisor (da 1.600 nuclei familiari). 

Il secondo, “Upper mass”, che pesa per 202 miliardi, comprende 8,2 milioni di clienti con masse inferiori ai 100.000 euro ed è oggi servita da 4.700 “Upper mass financial advisor” (da 1.600 nuclei familiari l’uno!)

Di fascia più propria a consulenti finanziari e private banker i due livelli superiori. 

Il terzo, “Affluent”, che pesa per 241 miliardi, comprende 1,2 milioni di clienti con masse inferiori tra i 100.000 e i 500.000 euro, e, soprattutto, il quarto, denominato “Private”, che pesa per 55 miliardi, comprende 64.000 clienti con masse inferiori tra i 100.000 e i 500.000 euro.

Per questi livelli di servizio, focalizzati per ora soltanto su risparmi e investimenti, ognuno dei 4.000 “Premium e Affluent financial advisor” sarebbe incaricato di 330 clienti. Di questi advisor, il progetto pilota sul wealth management dovrebbe comprendere al momento circa 300 private banker.

Poste Italiane ha inoltre dichiarato di voler far crescere dell’80% entro il 2028 sia i 4.700 Upper mass financial advisor sia i 4.000 Premium e Affluent financial advisor.