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L’engagement è fondamentale per superare la sfida del metano

11/10/2023 | Redazione Advisor

Per Nordea Asset Management l’engagement è uno strumento molto più potente rispetto all’esclusione come testimoniano…


Il metano costituisce un potente gas serra e si stima sia responsabile di oltre il 25% del riscaldamento globale odierno. Questo gas infatti esercita un impatto sul riscaldamento terrestre 80 volte superiore al biossido di carbonio (CO2) nei primi vent’anni dal suo ingresso nell’atmosfera.

La riduzione delle emissioni di metano è quindi fondamentale per le aziende per essere allineate al percorso relativo allo scenario di 1.5 gradi di aumento delle temperature globali. Secondo l’International Energy Agency (IEA), la riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’oil & gas costituisce una delle forme più efficaci di mitigazione del rischio climatico nel prossimo decennio.

Tutto ciò colloca il tema del metano fra le criticità più importanti per il team di investimenti responsabili di Nordea Asset Management (NAM).

“Nel luglio 2022, abbiamo avviato la prima fase di un’iniziativa di collaborazione con partner e clienti selezionati per interagire con 15 aziende del settore oil & gas sulla disclosure e sulle strategie di mitigazione delle emissioni di metano” racconta Eric Pedersen, head of responsible investments di Nordea Asset Management. “La nostra attività di engagement primaria si è concentrata sull’incoraggiare le società in cui abbiamo investito coinvolte nella generazione di emissioni di metano ad aderire al framework “Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP). L’OGMP 2.0 è parte del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e rappresenta lo standard di riferimento per la misurazione del metano, la rendicontazione e la definizione degli obiettivi di riduzione”.

“Sebbene si riscontrino ancora lacune nella maturità delle imprese nel contrastare le emissioni di metano, stiamo osservando progressi in questa fase di engagement. Molte delle società stanno infatti adottando misure per ridurre le emissioni di metano e diverse realtà hanno avvitato un dialogo con l’OGMP 2.0 per poter aderire”.

In particolare Petrobras e il gruppo statunitense EOG Resources che hanno aderito all’OGMP 2.0 a gennaio di quest’anno. ”Nel corso del 2022, in qualità di leader della coalizione di investitori rappresentanti dell’iniziativa Climate Action 100+, abbiamo collaborato con Petrobras in merito alla proprie emissioni di metano nell’ambito del nostro engagement rivolto anche ad altri temi climatici, come la definizione e disclosure di obiettivi di net zero. Abbiamo concentrato i nostri sforzi di engagement sul volume delle emissioni di metano di Petrobras, sulla sua idoneità come candidato per l’OGMP 2,0 e sull’urgenza di ridurre tali emissioni per conseguire l’allineamento con l’accordo di Parigi” continua Pedersen.

“Inoltre, abbiamo inviato una lettera al ceo di Petrobras incoraggiando l’azienda a partecipare all’OGMP 2.0 e abbiamo avuto incontri dedicati nella seconda metà del 2022. Abbiamo espresso la nostra aspettativa che l’azienda segua l’esempio di diversi colleghi e partner commerciali migliorando la misurazione e la gestione delle emissioni di metano. La società ha riconosciuto l’importanza di questo problema e ha condotto un’ampia revisione tecnica sulla fattibilità della rendicontazione in base agli standard OGMP 2.0, prima di aderire a gennaio di quest’anno” spiega l’esperto di NAM.

A testimonianza di come l’engagement sia uno strumento potente nelle mani degli investitori, e come per le aziende possa rappresentare un vantaggio competitivo in grado di aumentare la probabilità di avere successo nel lungo periodo.

“Scegliere solamente aziende sostenibili non è sufficiente. Occorre influenzare le scelte e il comportamento dei business con profili di sostenibilità scarsi” interviene Elin Noring, senior ESG analyst di Nordea Asset Management “Perciò l’esercizio dell’azionariato attivo, che utilizza sia le attività di engagement che l’esercizio dei diritti di voto per influenzare le aziende, continua ad essere fondamentale”

L’esperto illustra con diversi esempi come tale strategia aiuti gli investitori a creare dei cambiamenti concreti e significativi, che vanno oltre le semplici liste di esclusione.

“Abbiamo recentemente collaborato con Antofagasta, uno dei maggiori produttori di rame del mondo, continuando il dialogo in merito ai suoi sforzi per ridurre le emissioni di gas serra fra cui l’adozione di nuovi obiettivi e strategie di riduzione di carbonio a lungo termine. Antofagasta è entrata recentemente anche nel mercato obbligazionario, e abbiamo intavolato un dialogo esplorativo in merito alla futura emissione di geen bond”.

Inoltre Nordea fa parte di una coalizione di investitori che sta collaborando con il governo brasiliano per prendere una posizione più dura sulla deforestazione e sulla protezione ambientale.

Tutti esempi che mostrano come oggi tale attività sia fondamentale per creare un impatto ESG significativo.

 

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