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Transizione sostenibile, negli emergenti le migliori opportunità

2/13/2024 | Marcella Persola

L’Asia ha bisogno di quasi la metà dei 125 mila miliardi di dollari necessari per la transizione. Per trovare opportunità occorrono una nuova mentalità e gli strumenti giusti.


Questo decennio rappresenta uno snodo cruciale per il cambiamento climatico. Il campo di battaglia si trova nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. Così sottolinea Thu Ha Chow (nella foto), head of fixed income Asia di Robeco che analizza le opportunità più interessanti dal punto di vista della transizione sostenibile nei mercati emergenti.

Negli ultimi dieci anni le economie emergenti hanno generato il 93% dell’aumento delle emissioni di carbonio. Nei prossimi dieci, rappresenteranno il 98% della crescita demografica a livello globale. Ciò ne fa una componente fondamentale della transizione globale, nella quale è necessario e possibile realizzare il massimo impatto se si vogliono raggiungere gli obiettivi globali di azzeramento delle emissioni nette.

“Anche se i mercati emergenti sono stati in gran parte ignorati, o addirittura esclusi, dagli investitori mainstream nel perseguimento dello zero netto, le condizioni finanziarie continuano a giocare a loro favore. Si stima che la riduzione delle emissioni in queste economie costi la metà che in quelle avanzate, grazie alla relativa facilità con cui è possibile acquistare tecnologie pulite” sottolinea l'esperta di Robeco.

Ciò che ha influito è stato sicuramente da una parte la mancanza di una chiara definizione di “transizione” e dall'altra parte anche la mancanza di dati affidabili. 

“Le informazioni imperfette e le distorsioni del mercato possono offrire interessanti opportunità di alfa agli investitori che trovano il modo di colmare le lacune presenti sul mercato. Gli investitori orientati alla ricerca mirano a comprendere la realtà al di là dei numeri, andando oltre i fatti noti per scoprire ciò che il mercato potrebbe aver trascurato. Ciò si applica tanto alle valutazioni della sostenibilità e della transizione quanto all’analisi finanziaria” continua Thu Ha Chow.

Una soluzione che si prospetta è quella di usare i quadri di riferimento corretti. “Abbiamo elaborato una serie di strumenti che offrono una visione a 360 gradi del potenziale panorama degli investimenti nei mercati emergenti attraverso la lente degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, utilizzando il nostro SDG Framework proprietario sia per le aziende che per i paesi. Secondo questo approccio, i settori più dipendenti dai combustibili fossili possono essere visti come realtà in attesa di una soluzione, anziché come un problema pressante” precisa l'head of fixed income di Robeco.

Ad esempio, nei mercati emergenti attività vitali come la generazione di energia elettrica sono spesso legate a impianti ad alta intensità di carbonio. In questi casi si dovrebbero privilegiare le imprese che hanno piani di transizione credibili, in quanto saranno i principali beneficiari della decarbonizzazione. “Ciò richiede strumenti come i nostri percorsi di decarbonizzazione settoriale (SDP) su base geografica e il nostro sistema a semaforo per la valutazione della credibilità” conclude Thu Ha Chow.

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