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ESG: un boost per le materie prime

3/12/2024 | Marcella Persola

In un evento dedicato gli esperti di Invesco hanno discusso le sfide e le opportunità per gli investitori nel diversificare gli investimento nell'ambito delle materie prime, affrontando al contempo i fattori ESG


Secondo Invesco, l’entusiasmo per le strategie di investimento ESG crescerà nel 2024. In un evento intitolato “Commodities: The final frontier of climate investing”, gli esperti di Invesco hanno discusso le sfide e le opportunità per gli investitori nel diversificare gli investimento nell'ambito delle materie prime, affrontando al contempo i fattori ESG e, più specificamente, le preoccupazioni legate al clima. 

“Quest’anno vedremo gli investitori diventare più sfumati nel loro approccio al clima”, ha affermato Sam Whitehead, responsabile della gestione dei prodotti EMEA ESG ETF di Invesco. “Ciò include l’esame dei set di dati che utilizzano, l’allineamento della strategia di investimento a determinate temperature, la considerazione dei rischi e delle opportunità di transizione e il modo in cui incorporano queste considerazioni in tutti i loro portafogli. Ciò non avviene solo nelle esposizioni azionarie core, dove questo è più avanzato, ma anche in aree in cui è più difficile da integrare, come i titoli di stato, i fondi del settore azionario o anche le materie prime”.

Gli esperti di Invesco hanno sottolineato che gli investitori sono stati tradizionalmente sottopesati sulle materie prime e quindi non hanno beneficiato dei plus derivanti da queste asset class, quale: diversificazione, protezione dall'inflazione. Ma la situazione sta iniziando a cambiare in seguito agli eventi degli ultimi anni secondo Paul Syms, responsabile della gestione dei prodotti ETF a reddito fisso per l’area EMEA presso Invesco: “Chi ha una lunga memoria ricorderà che la crisi finanziaria globale ha portato le materie prime in un forte mercato ribassista”. 

Ma per gli esperti di Invesco le materie prime sono fondamentali per facilitare la transizione – un’auto elettrica richiede quattro volte più rame di un’auto a benzina o diesel, ad esempio – l’opportunità di investimento sembra sempre più attraente.

Esistono diversi modi per applicare una lente climatica agli investimenti in materie prime, ma gli ETF forniscono l'esposizione diretta più semplice, secondo Sam Whitehead: "Puoi ottenere un'esposizione indiretta alle materie prime investendo nelle azioni dei produttori e applicando una lente 'ESG' partecipando alle riunioni aziendali e influenzando il cambiamento positivo”. 

Riassumendo le prospettive tra materie prime e investimenti verdi, Syms ha identificato che l'opportunità per gli investitori è a lungo termine: “Non mi aspetto una massiccia corsa al rialzo nei prossimi sei-dodici mesi, ma piuttosto in un periodo compreso tra cinque e dieci anni e oltre”.

“Le materie prime tendono a funzionare nei supercicli, e siamo ancora nelle fasi iniziali di un mercato forte per questa asset class, dove è probabile che la domanda di oro rimarrà elevata e i prezzi dell'energia saranno elevati a causa delle tensioni geopolitiche. Ma oltre a ciò, ci sono opportunità molto maggiori derivanti dalla transizione verde, che aumenterà la domanda di metalli industriali, ad esempio per i veicoli elettrici". “In questo contesto, esiste un’enorme opportunità per allineare meglio le materie prime e gli investimenti legati al clima, e riteniamo che gli ETF siano il veicolo giusto per offrire agli investitori l’accesso a questa opportunità” concludono gli esperti di Invesco. 

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