James Tobin (premio Nobel per l'Economia) propose nel 1972 una tassa su tutte le transazioni valutarie con un'aliquota tra lo 0,05% e l'1%. L'idea era, da una parte, di penalizzare le posizioni a breve puramente speculative e, dall'altra, di generare introiti cospicui da destinare allo sviluppo dei paesi poveri.

 

La Tobin tax è stata rilanciata recentemente dal presidente della Financial services authority inglese, Lord Adair Turner, il quale ha proposto di imporre nuove tasse sulle banche per ridurre i loro utili e, di conseguenza, limitare stipendi e bonus eccessivi dei banchieri.

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