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Direttiva AIFM, scende in campo Assogestioni

3/12/2013 | Italo Marchesi

In vista dell'entrata in vigore della direttiva AIFM sui gestori di fondi di investimento alternativi la Task Force dell'associazione ha redatto un documento che sarà inviato alle autorità di vigilanza nazionali e al Mef.


 

In vista dell'entrata in vigore della direttiva AIFM sui gestori di fondi di investimento alternativi scende in campo Assogestioni. A due mesi dalla costituzione della Task Force per l'attuazione in Italia della direttiva, Assogestioni ha redatto un documento che sarà inviato alle autorità di vigilanza nazionali e al Ministero dell'Economia e delle Finanze con l'obiettivo di tutelare la competitività dal mercato italiano dei fondi di investimento alternativi e agevolare il corretto adempimento delle disposizioni della direttiva comunitaria da parte delle SGR.

 

Al centro del documento il contenimento dei costi di adeguamento, la salvaguardia delle soluzioni organizzative e procedurali nazionali, l'ampliamento dell’ambito di operatività delle SGR, la revisione della gamma esistente degli OICR di diritto italiano. Proprio sul fronte prodotti spicca la richiesta da parte della Task Force Assogestioni, di sfruttare il recepimento della direttiva AIFM, previsto per il 22 luglio 2013, per rendere più attraente il mercato nazionale rispetto a quello di altri ordinamenti. 

 

A riguardo l'associazione propone: che venga riconosciuta maggiore flessibilità nell’attività d’investimento degli OICR riconducibili alla tipologia degli OICR alternativi retail, eliminando alcune delle limitazioni attualmente esistenti nonché ampliando l’universo investibile; che vengano eliminate le limitazioni esistenti all’investimento degli OICR riconducibili nella tipologia degli OICR alternativi “riservati” come, ad esempio, quelle in tema di conflitti d’interessi e di utilizzo della leva finanziaria; che siano superate le limitazioni all’“accesso” per gli OICR riconducibili alla tipologia degli OICR alternativi e, in particolare, venga eliminato l’ammontare minimo di sottoscrizione attualmente previsto per la partecipazione ai fondi speculativi; che venga rivista la disciplina dei fondi immobiliari; che venga introdotta una disciplina degli OICR alternativi diversi dai fondi comuni d’investimento, la SICAF; che vengano coordinate le disposizioni di attuazione della direttiva AIFM con la disciplina fiscale vigente in materia di OICR.

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