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Decreto Salva - banche: esposto a 9 Procure su Bankitalia

12/4/2015

A presentarlo Adusbef e Federconsumatori per i salvataggi di Banca Marche, Banca Popolare Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Intanto il governo accelera sul salvagente per i 130.000 clienti. Vegas (Consob): "I risparmiatori erano stati informati"


Dopo il salvataggio di Banca Marche, Banca Popolare Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti e la creazione di quattro banche-ponte, le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori annunciano la presentazione di un esporto a 9 Procure della Repubblica chiedendo con un comunicato di avviare un'indagine per chiarire il ruolo della Banca d'Italia. Lo annunciano le due associazioni in una nota in cui ipotizzano i reati di truffa, appropriazione indebita e omessa vigilanza.

Le Procure interessate, si legge ancora nel comunicato, sono quelle di Roma, Firenze, Ancona, Arezzo, Jesi, Macerata, Pesaro Ferrara e Chieti. "Oltre all'esposto alle Procure, sedi delle banche interessate - conclude la nota - il ricorso al Tar del Lazio e la citazione della Banca d'Italia in sede civile, per ristorare tutti i danni materiali e morali a 130mila famiglie". Tuttavia, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha sottolineato che  i risparmiatori che hanno investito nei bond subordinati delle banche salvate conoscevano i rischi.  "Da dieci anni - ha spiegato - abbiamo fatto mettere l'avviso di questo rischio nei prospetti informativi per gli investimenti sui bond subordinati: che in caso di liquidazione o procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare solo i crediti che hanno priorità". 


Il sistema bancario infatti non è il solo a pagare il conto salatassimo da 3,6 miliardi di euro per il salvataggio delle quattro banche regionali del Centro Italia. Tra i protagonisti dell'operazione introdotta dal decreto "Salva banche" spiccano anche le Fondazioni e i piccoli risparmiatori e le imprese titolari di azioni o obbligazioni subordinate dei quattro istituti regionali. Per loro la stangata è di circa 1,2 miliardi di euro, un terzo della montagna di soldi necessaria alla Banca d'Italia, attraverso la nuova autorità di risoluzione, per salvare i quattro istituti.


Secondo Adusbef e Federconsumatori, a rimetterci coi propri soldi sarebbero almeno 130.000 piccoli azionisti e 20.000 sottoscrittori di obbligazioni subordinate dei quattro istituti. In particolare, sarebbero 800 milioni gli euro investiti in bond subordinate, ad alto rischio, che hanno perso tutto il capitale. Le soluzioni, secondo quanto emerge da indiscrezioni stampa, potrebbero essere o uno sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi dei risparmiatori coinvolti o la creazione di un fondo "ad hoc" destinato a compensare le perdite subite dai risparmiatori alimentato dai proventi della bad bank, che dovrà vendere ul mercato 8,5 miliardi di crediti in sofferenza. 

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