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Bankitalia, stabili risparmi e redditi delle famiglie italiane

9/8/2021

Solo il 7% dichiara di aver riportato un aumento delle proprie attività finanziarie nel 2020, e meno del 50% si aspetta di riuscire a risparmiare nei prossimi 12 mesi


Migliorano le aspettative sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro, mentre rimangono invariate le valutazioni sul proprio reddito familiare e sui comportamenti di consumo e risparmio. E' questo in sintesi il quadro che emerge dalla quinta edizione dell'Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane condotta da Banca d'Italia alla fine dello scorso aprile. prima dell'allentamento delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19.

 

Entrando nel dettaglio delle principali evidenze, rispetto all'indagine precedente, condotta tra fine febbraio e inizio marzo, la percentuale di famiglie che si attende un peggioramento del quadro generale nei successivi dodici mesi è diminuita di 8 punti percentuali, portandosi al 38 per cento, il valore più basso dall’avvio della rilevazione nella primavera del 2020. Anche le aspettative sul mercato del lavoro nei successivi dodici mesi sono divenute più favorevoli. Rimangono invece invariate le aspettative sulla situazione economica familiare, e in questo ambito i nuclei con capofamiglia un lavoratore autonomo o disoccupato rimangono più pessimisti rispetto alle famiglie di dipendenti e pensionati.

 

Per quanto riguarda le consistenze finanziarie, la maggior parte delle famiglie ritiene che il valore delle proprie attività finanziarie sia rimasto stabile nel 2020. Un terzo sostiene che sia diminuito, e la quota raggiunge il 40% tra quelle il cui capofamiglia è occupato nei settori maggiormente colpiti dalla pandemia (ristorazione, turismo, commercio al dettaglio) e raddoppia tra coloro che hanno riportato una riduzione del reddito rispetto a prima dell’emergenza sanitaria. A riportare un aumento del valore delle proprie attività finanziarie nel corso del 2020 è una percentuale minima delle famiglie intervistate, solo il 7%, e l’incremento riguarda prevalentemente le famiglie che dichiarano di arrivare con facilità alla fine del mese. Quanto alla capacità di risparmio, rimane sostanzialmente stabile, poco sotto il 50%, la percentuale di famiglie che si aspetta di riuscire ad accantonare una parte del proprio reddito nei prossimi dodici mesi.

 

Riguardo infine ai comportamenti di consumo, questi rimangono ancora condizionati dall'emergenza sanitaria, con una quota di famiglie molto elevata, intorno all'80%, che dichiara ad esempio di aver ridotto le spese per alberghi, bar e ristoranti. Infine, guardando avanti, le intenzioni di consumo si confermano nel complesso caute, e nelle valutazioni delle famiglie un peso importante è rappresentato dal successo della campagna vaccinale, che, come evidenzia l'indagine, in aprile per un terzo dei nuclei familiari stava procedendo meglio o in linea con le attese.

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